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Gli scienziati del CERN di Ginevra a Genova per ridurre l’impatto ambientale dei fumi emessi dalle navi
Il comando della Guardia Costiera della Liguria ha ospitato la riunione del progetto internazionale Aries, composto da scienziati e ricercatori che fanno capo all'organizzazione europea per la ricerca nucleare
La sede del comando regionale della Guardia Costiera della Liguria ha ospitato la riunione del progetto internazionale ARIES, composto da scienziati e ricercatori facenti capo all’organizzazione europea per la ricerca nucleare, comunemente conosciuta con la sigla CERN (Conseil européen pour la recherche nucléaire) di Ginevra, sul tema dell’Electron beam treatment of marine diesel exhaust gases.
Il progetto Aries
Il progetto ARIES – Accelerator Research and Innovation for European Science and Society è partito nel maggio del 2017, grazie al cofinanziamento della Commissione Europea, nell’ambito del programma Horizon 2020. L’obiettivo è quello di allargare l’applicazione delle tecnologie del futuro a vantaggio della società, dell’ambiente e della scienza. Ne fanno parte oltre 40 partners di 18 Paesi europei, costituiti principalmente da università, laboratori e centri di ricerca.
Per quanto riguarda il settore marittimo, il CERN sta promuovendo un percorso di studio e sperimentazione scientifica per l’impiego della tecnologia dell’acceleratore di particelle per abbattere i cosiddetti “fumi delle navi”. Questa complessa tecnologia costituisce già una realtà in campo industriale, medico e della ricerca, trovando specifico impiego per la produzione di isotopi radioattivi, per la produzione di parti plastiche, per la sterilizzazione ma anche nel campo dell’elettronica e dell’analisi dei materiali.
L’obiettivo, in questa prima fase, è di creare un consorzio tra ricerca, industria e amministrazioni per studiare la possibilità di impiegare tale tecnologia in campo marittimo per ridurre l’impatto sull’ambiente delle emissioni dalle navi, con particolare riferimento agli NOx e ad altre tipologie di emissioni potenzialmente altrettanto nocive per l’ambiente. L’idea è quella di completare la ricerca e sviluppare un prototipo da installare a bordo di una nave per verificarne la funzionalità, capirne la fattibilità e valutarne i costi.
La Capitaneria di Porto analizza le emissioni
La Capitaneria di Porto di Genova da oltre un triennio ha avviato nello scalo ligure un sistema di monitoraggio diretto delle emissioni al fumaiolo, che si associano a quelli documentali e alle analisi del tenore di zolfo dei combustibili previste dalle norme vigenti, grazie alla collaborazione dei tecnici di Arpal Liguria e alla partecipazione volontaria di alcune compagnie di navigazione nazionali.
Proprio nell’ottica della tutela dell’ambiente e per fornire una risposta ai cittadini di realtà portuali come Genova, la Direzione marittima della Liguria ha voluto ospitare il meeting che ha visto la partecipazione di oltre 20 tra istituzioni europee, università, istituti di ricerca, società di classificazione e compagnie di navigazione che si sono confrontati per l’intera giornata su una fitta agenda di lavori per definire la road-map sulla quale il Consorzio porterà avanti gli studi di progetto.
Giuseppe Orrù
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