Studenti e insegnanti diventano sentinelle dell’ambiente con il progetto “Guardiani della Costa”

Sostenuto dalla Costa Crociere Foundation, il progetto "Guardiani della Costa" ha coinvolto scuole, associazioni di pesca professionale, club subacquei, bagnanti e tutti coloro che vivono il mare

10 June 2019 | di Gaetano Tappino

Nell’anno di avvio del progetto “Guardiani della Costa” (anno scolastico 2017-2018), Costa Crociere Foundation ha coinvolto 156 scuole lungo tutta la costa italiana per un totale di 5700 studenti e 600 docenti, diventando uno dei progetti di “citizen science” più rilevanti a livello nazionale.

Costa Crociere Foundation (CCF), con i partner scientifici di Osservatorio Ligure Pesca e Ambiente (OLPA) e Scuola di Robotica e con il supporto del partner tecnico TLC WebSolutions, ha avviato nel 2017 il primo progetto di citizen science (o scienza partecipata dai cittadini) dedicato agli studenti degli istituti secondari di secondo grado del territorio nazionale.

L’iniziativa ha avuto origine da un’esperienza fatta negli anni precedenti su scala locale da OLPA con il progetto “Rotta Verso un Mare più Blu”, sempre finanziato da CCF. L’idea di coinvolgere gli studenti delle scuole superiori nelle attività di monitoraggio dell’ambiente marino nasce dalle numerose esperienze condotte da OLPA sia nel settore delle indagini tecnico scientifiche marine, eseguite per conto di Regione Liguria ed ARPAL, sia nell’ambito della divulgazione scientifica.

OLPA infatti dal 1994, anno di fondazione del consorzio, ha condotto moltissime campagne di monitoraggio delle acque di tutta la costa ligure, utilizzando sofisticate attrezzature, software dedicati e telecamere filo guidate georeferenziate per la mappatura della posidonia ma ha anche collaborato con enti pubblici e strutture private per sensibilizzare il grande pubblico a conoscere l’ambiente marino e la sua fragilità. Costa Crociere Foundation e i suoi partner hanno ideato e realizzato il progetto di citizen scienceGuardiani della Costa” che nel primo anno ha interessato 156 scuole, 600 docenti e 5700 alunni.

Ciascuna scuola ha adottato un tratto di costa per un totale di 2610 km di costa interessata dal progetto. Attraverso una app appositamente creata per il progetto, gli studenti hanno inviato oltre 70 mila segnalazioni rilevate durante le attività di monitoraggio sul campo. Ismportante per l’iniziativa è stato il sostegno degli insegnanti, che hanno seguito un apposito percorso di formazione on-line di 30 ore, inserito nel programma scolastico 30 ore di lezioni di educazione ambientale ed organizzato e partecipato attivamente al monitoraggio delle spiagge ed al censimento ed alla raccolta dei rifiuti, per un totale di 18 ore.

I biologi marini di OLPA sono stati il motore dell’iniziativa sia nella fase di avvio del progetto, preparando il materiale didattico, realizzando i testi e le foto delle schede della APP, partecipando agli incontri con i docenti, sia nella fase di validazione delle segnalazioni e dell’elaborazione dei dati. A febbraio, in occasione del ventesimo anniversario del premio Duilio Marcante, il progetto ha ricevuto un riconoscimento della Regione Liguria per l’ambiente e per aver raccolto importanti dati sia sulla situazione delle coste liguri sia su quelle nazionali.

Tra questi ricordiamo la segnalazione di spiaggiamenti di 61 specie marine protette o di pregio naturalistico e 10 specie aliene (su un totale di 8138 segnalazioni), 6525 segnalazioni di vegetazione costiera e la catalogazione di ben 24269 rifiuti, in gran parte rappresentati da oggetti in plastica. Attualmente è in fase di conclusione il secondo anno del progetto che ha visto interessate 150 scuole di 18 regioni italiane con oltre 5000 studenti e 550 insegnanti.

I biologi marini di OLPA oltre ad essere studiosi, sono abili subacquei e svolgono costantemente attività didattiche presso varie scuole liguri. Attività che proseguono in mare accompagnando i ragazzi con pinne e maschera, insegnando loro a riconoscere l’immensa moltitudine di vita sommersa: dalle piante ai pesci, fino ai minuscoli esseri viventi che vivono in simbiosi nelle piante. Un gioco che consente ai bambini di capire e rispettare l’ambiente marino, rendendosi conto dei danni che i vari rifiuti, e specialmente la plastica, possono causare. Ragazzi che un giorno saranno uomini e che, dopo questa esperienza, resteranno per sempre “Guardiani della Costa”.

Guardiani della Costa - Biodiversità

Biodiversità

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