Fermato dalla Guardia Costiera lo yacht impazzito al Porto Antico di Genova: “gravi irregolarità” a bordo

La Guardia Costiera di Genova ha fermato lo yacht protagonista dell’incidente nella darsena del Porto Antico di Genova, il cui video è diventato virale in poche ore: riscontrate gravi carenze a bordo

4 August 2021 | di Giuseppe Orrù

Il m/y Claremont è stato fermato dalla Guardia Costiera di Genova: sono state riscontrate gravi carenze in tema di sicurezza, l’equipaggio era in numero inferiore al minimo richiesto e non aveva i titoli necessari a condurre uno yacht di quel genere.

Il personale ispettivo della sezione sicurezza della navigazione della Guardia Costiera di Genova è salito a bordo dello yacht impazzito durante la manovra di accosto, rendendosi protagonista di un doppio urto in banchina nella darsena del Porto Antico di Genova, domenica primo agosto.

Un episodio ripreso da un video divenuto presto virale sul Web e finito anche nelle mani dell’autorità marittima, che ha disposto un’ispezione a bordo, per determinare lo stato di sicurezza dell’unità battente bandiera maltese.

Dall’analisi della certificazione, è stato subito accertato che lo yacht “Claremont”, di circa 100 tonnellate di stazza lorda, è adibito ad uso commerciale, quindi soggetto a precise disposizioni di sicurezza previste dalle norme internazionali.

Gli ispettori della Guardia Costiera di Genova hanno rilevato gravi carenze, tra cui il malfunzionamento della pompa antincendio, il mancato rispetto del numero minimo dei membri dell’equipaggio e varie carenze sui titoli professionali necessari alla conduzione di quel tipo di unità, che hanno portato ad accertare uno stato di efficienza dello yacht al di sotto degli standard minimi di riferimento.

L’unità, quindi, è stata subito sottoposta a fermo amministrativo e sarà rilasciata solo dopo che saranno state risolte tutte le carenze riscontrate. Sulle cause dell’incidente al Porto Antico, intanto, sono ancora in corso verifiche approfondite di accertamento da parte dello Stato di bandiera e dell’ente tecnico che certifica l’unità.

Le navi straniere che approdano nei porti italiani sono infatti oggetto di apposita attività di controllo – il cosiddetto Port State Control – da parte della Guardia Costiera, per verificare il rispetto delle convenzioni e degli accordi internazionali, oltre alle direttive comunitarie in materia. Le ispezioni sono volte a garantire che i traffici marittimi rispettino gli standard minimi volti a garantire la tutela dell’ambiente marino, le condizioni di lavoro a bordo delle unità, la sicurezza della navigazione e la salvaguardia della vita umana in mare.

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