
Al via la quarta edizione di “Guardiani della Costa”: in prima linea contro l’inquinamento da dispositivi di protezione anti-Covid
- 24 Novembre 2020
Centinaia di dischetti di plastica, trasportati dal mare, sono stati rinvenuti sulle spiagge della Campania, fino alle coste del Cilento: apparentemente un mistero in piena regola. Si tratta di un’enorme quantità di oggetti bianchi, in materiale plastico non biodegradabile, di forma circolare e forati, con un diametro di 4.5 cm ed uno spessore di 2 mm. Una forma di inquinamento mai vista prima che ha spaventato e generato allarme.
Per fare luce su questa insolita vicenda, abbiamo così deciso di contattare la Guardia Costiera di Agropoli. Secondo quanto accertato dai militari, si tratterebbe di oggetti impiegati nei sistemi di trattamento biologico delle acque finiti nel fiume Selezione e poi in mare a seguito del cedimento strutturale di una vasca di un impianto di depurazione.
Si torna dunque a parlare di plastica in mare: un vero e proprio dramma sia per l’ambiente, sia per la salute umana. Purtroppo le iniziative degli ultimi anni e le numerose campagne di sensibilizzazione non sono servite a molto. Quel che è certo è che se non ci sarà un’inversione di tendenza i nostri mari, entro il 2030, saranno letteralmente invasi.
Paolo Bellosta
Fonte foto: salernotoday.it