Geo-localizzare l'inquinamento: nasce Medess-4ms la sentinella del Mediterraneo

Un sistema real time per sorvegliare il nostro mare, localizzare l'inquinamento e prevedere i suoi spostamenti, si chiama Medess-4ms

29 October 2014 | di Redazione Daily Nautica


È nato Medess-4ms (Mediterranean Decision Support System for Marine Safety) sistema online a supporto della gestione dei rischi marittimi nel Mediterraneo contro l’inquinamento da idrocarburi.

 

Questo sistema di monitoraggio, realizzato da Ingv (Isttuto nazionale di geofisica e vulcanologia) e Cnr (Centro nazionale di ricerche), è stato presentato in questi giorni a Roma richiamando l’attenzione di enti, agenzie governative e Ong di Italia, Malta, Tunisia, Libia, Slovenia, Croazia, Bosnia-Herzegovina, Albania e Montenegro.

 

Che il nostro sia un mare bisognoso di guardie vigili contro i moti inquinanti è un dato di fatto, e Medess-4ms sembrerebbe rappresentare una svolta. «Medess-4ms – spiega Michela De Dominicis, ricercatrice dell’Ingv di Bologna – è un sistema che può essere utilizzato da diversi utenti nelle operazioni di simulazione di eventuali versamenti di idrocarburi in mare, attraverso un portale web».

 

Offre un sistema operativo integrato di monitoraggio del mare, in real time, per la gestione delle emergenze ambientali legate all’inquinamento da idrocarburi. Il sistema utilizza quattro modelli di oil spill, modelli per la previsione della propagazione e trasformazione chimico-fisica degli agenti inquinanti.

 

Il progetto contribuirà alla prevenzione dei rischi di inquinamento, alla sicurezza marittima nonché alla tutela degli ecosistemi, ma non solo. Aiuterà gli istituti competenti nell’attuazione delle direttive europee (relative all’inquinamento provocato dalle navi) all’introduzione di sanzioni in caso di eventuali violazioni, mappando una volta per tutte le aree dei possibili rischi ecologici.

 

Il sistema multipiattaforma fornisce una serie di dati sulla futura evoluzione dell’inquinamento in mare, utile per migliorare la gestione delle task force. Inoltre il “cervello principale” del sistema è in grado di interfacciarsi con altri sistemi di monitoraggio come l’Ais (Sistema di identificazione automatica), installato sulle navi, e i sistemi satellitari di avvistamento di idrocarburi come CleanSeaNet dell’ EMSA (Agenzia Europea per la Sicurezza Marittima).

 

«L’obiettivo – spiega Alberto Ribotti, ricercatore dell’Iamc-Cnr di Oristano – è rendere il sistema Medess-4ms un ponte tra i servizi offerti del Marine Core Service del programma europeo GMES e gli utenti finali».



			

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