Camera, via libera alla patente nautica a punti

Ora la palla al Senato. Patente per i diportisti come per gli automobilisti. Cosa ne pensate?

22 December 2011 | di Redazione Daily Nautica

La Camera ha approvato la proposta di legge che introdurrà la patente a punti anche in campo nautico: nel testo, si legge, lo scopo del provvedimento è “tutelare la sicurezza nella navigazione da diporto”. Adesso la palla passa al Senato, ma vista la larga maggioranza di pareri favorevoli alla Camera, si può pensare che la proposta possa diventare operativa in tempi brevi.

 

Come funziona – In pratica, verrà a applicato ai dipartisti lo stesso principio che già regola il traffico su strada: quando la patente verrà rilasciata, al titolare saranno attribuiti 20 punti, che scaleranno sulla base delle infrazioni contestate in mare. Il punteggio verrà annotato in una banca dati dei patentati, istituita dal Ministero delle Infrastrutture. Prosegue così con Corrado Passera il lavoro iniziato dall’ex-ministro delle Infrastrutture Altero Matteoli. Nascerà anche un “Archivio nazionale delle unità da diporto” con i dati delle imbarcazioni, le eventuali modifiche tecniche e i sinistri in cui siano incorse e l’indicazione dei danni eventualmente causati a persone e cose.

Non si registrano sostanziali differenze rispetto al mondo dell’auto: la perdita dei punti si aggiunge, ovviamente, al pagamento delle sanzioni, ed il punteggio potrà essere controllato dai titolari delle patenti in forma telematica.

 

Il diportista che abbia perso tutti i punti a sua disposizione dovrà ripetere l’esame per la patente nautica. Ameno che tutti i punti non siano stati persi, chi non commetterà violazioni che determinano decurtazioni per due anni avrà un bonus di due punti, fino ad un massimo di dieci. I punti, poi, fino ad un massimo di sei possono essere riacquistati da chi ne abbia ancora almeno uno a disposizione frequentando un corso di aggiornamento organizzato da una scuola che rilasci la patente nautica o da soggetti (pubblici o privati) autorizzati dal ministero delle Infrastrutture. Spetterà al governo, adesso, stabilire le decurtazioni di punti sulla base delle infrazioni.

 

Le critiche – Il mondo della nautica, in alcuni casi, non esita a definire la patente nautica a punti «una vaccata di legge» (la locuzione è su yacht&sail): l’idea di base è che il mondo automobilistico e quello nautico non possano essere giudicati con gli stessi parametri, e che forse resti più efficace la confisca del mezzo. Inoltre, si andrebbe ad aggiungere ulteriore burocrazia in un mondo, quello del diporto, già farraginoso e lento di suo.

 

E VOI CARI LETTORI, COSA NE PENSATE? 

 

 

E.R.

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1 commento

  1. carlo liggeri says:

    Purtroppo molti marinai della domenica hanno ottenuto la patente, specie quella a motore entro le 12 mg, senza avere la minima idea di cosa voglia dire andare per mare. Bastano tre giorni “full immersion” in una scuola guida ben accreditata presso la motorizzazione…ed ecco in agosto un fiorire di assatanati pericoli pubblici che misurano le proprie doti marinare esclusivamente in base alla potenza dei loro motori. Penso, contro l’opinione di molti, che occorra anche targare i natanti (senza le incombenze che gravano sulle imbarcazioni) in modo da rendere identificabili tutti coloro che navigano. Daltronde anche i motorini hanno la targa.
    A proposito di patente, sapete se è stata sistemata la questione del visus minimo? Ho letto recentemente in una rivista francese che il comandante della stazione spaziale internazionale non potrebbe ottenere la patente nautica italiana perchè porta gli occhiali; ho approfondito la cosa e pare sia vero al di sotto dei 3/10 in quanto non è prevista la correzzione con le lenti.
    buon vento a tutti

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