
Il direttore commerciale della nuova Baglietto a LN: “Dalla fusione con CCN più efficienza e più forza sui mercati mondiali”
- Foto
- 17 Dicembre 2020
Si complica improvvisamente il salvataggio del gruppo Baglietto. Il produttore di yacht finito in liquidazione nella primavera scorsa e rilevato a settembre dalla Effebi-Overmarine della famiglia Balducci e’ appeso a un filo.
Il salvataggio, si legge in un articolo di MF, deve infatti incassare il via libera preventivo dei creditori, verso i quali oggi il gruppo e’ esposto per circa 130 milioni. E il primo tentativo e’ andato a vuoto. Durante l’ultima udienza di novembre presso il tribunale della Spezia non e’ stato raggiunto alcun accordo. Secondo quanto appreso da fonti sindacali, la fumata nera sarebbe legata ad alcune impreviste difficoltà procedurali che rischiano di allungare i tempi del salvataggio e di rendere più concreto lo spettro del fallimento. “Nel corso dell’udienza sono emerse alcune nette contrapposizioni”, spiegano fonti sindacali. “Ad esempio alcuni creditori chirografari vorrebbero essere ammessi tra i creditori privilegiati e questo aspetto rischia di allungare non poco i tempi”. Il giudice Alberto Cardino ha pertanto deciso di rinviare l’udienza al prossimo martedì 14 dicembre, in attesa che le divergenze vengano sanate. In caso di mancato accordo, l’unica alternativa per Baglietto sarà il fallimento.