Crisi della nautica, stop alla costruzione di nuovi porticcioli

Questa mattina la giunta regionale ha bloccato i progetti di Albenga, Levanto, Cogoleto, Noli, Spotorno, Savona-Albisola; dove ci sono impianti nautici minori non ci saranno i porticcioli.

1 October 2012 | di Redazione Daily Nautica

La giunta regionale, che si è riunita questa mattina a Genova, ha deciso di “fermare il cemento sul mare”, le coste dei paesi che hanno minore afflusso di imbarcazioni saranno risparmiate dalla costruzione di nuovi approdi, l’obbiettivo sarà quindi riempire i posti ancora vuoti dei porti della costa ligure già esistenti.

È stata la vicepresidente e assessore all’urbanistica Marylin Fusco, in accordo con il presidente della Regione Claudio Burlando, a dettare le condizioni per il futuro della marittima in Liguria: «La nautica in questo momento è un settore in crisi; nei porticcioli ci sono posti vuoti, resta quel che c’è, niente nuovi approdi».

 

Nell’ottica del risparmio, dopo le osservazioni dei Comuni, è stato riapprovato l’intero piano territoriale della costa e i sei progetti di nuovi porti, che in questi mesi sono stati al centro di numerose polemiche, restano quindi congelati: Albenga, Levanto, Cogoleto, Noli, Spotorno e SavonaAlbissola; «Dove esistevano impianti nautici minori non ci saranno porticcioli-dice Fusco-nei casi di Levanto come di Camogli, dove si tratta di fare interventi di consolidamento, cercheremo un accordo sul tipo di progetto». Nel nuovo piano territoriale, specificati anche i confini del contestato porticciolo di Santa Margherita Ligure e il consolidamento dell’area nautica di Vallesanta con il ridimensionamento del progetto iniziale del porticciolo di Levanto e la possibilità di realizzare zone di rimessaggio a terra e posti barca in mare. Le previsioni contenute nel piano infine portano il sereno sul mini porticciolo di Vallesanta, con questo progetto è stato trovato un punto di incontro tra i vertici della società che gestisce  l’area, la Multiservizi e le associazioni di ambientalisti.

 

 

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1 commento

  1. Massimo says:

    Sicuramente per la nautica non è un momento felice, ma si dovrebbe far presente all’assessore Fusco che i posti liberi nei vari porti e porticcioli LIGURI sono il frutto non tanto della vendita della barca da parte dell’armatore, ma del suo trasferimento in altri “lidi”.
    Il perchè? Probabilmente non tanto per l’odiata tassa di possesso, quanto per la MICIDIALE combinazione tra la mancanza di attrattiva e di SERVIZI e i COSTI stratosferici dei posti barca, che in periodi di crisi deflagra. Ciò non solo non succede in altre regioni d’Italia, ma neanche all’estero, dove di fatto si portano le barche che “mancano” in Liguria; risultato: svaniscono le barche e con loro migliaia di posti di lavoro diretti e dell’indotto. Sveglia gente!!

    Altra cosa poi è la “cementificazione delle coste”: il tutto sta a come si costruisce. Secondo voi la Marina di Varazze, è un esempio di cementificazione o di VALORIZZAZIONE? Davanti a Piazzale Kennedy, non si potrebbe creare un bel porticciolo o si preferisce lo schifo che è? Dal depuratore di Quinto non si potrebbe realizzare una bella Marina, o si preferisce avere solo il depuratore e acque non balneabili?

    Il problema sta nel fatto che in Liguria purtroppo e paradossalmente non c’è la CULTURA per il mare, ma è solo un altro modo per spennare la gente che ci viene.

    Saluti

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