Giallo sul panfilo di Putin a Sanremo

Da giorni, difeso un imponente sistema di sicurezza, è ancorato a Portosole il "Princess St.Olga", presunto yacht del leader del Cremlino

4 December 2014 | di Redazione Daily Nautica

megayacht_putinIn questi giorni Sanremo è tutto un pullulare di voci, smentite, teorie e congetture. Perché? Non avete dato ancora un’occhiata a cosa si trova ormeggiato nella Marina di Portosole? Se la risposta è affermativa non potete non aver avere visto l’imponente cordone di sicurezza, composto da bodyguards in occhiali neri e da sommozzatori “vigilantes”, eretto attorno quel misterioso panfilo di 88,33 metri. L’imbarcazione ha un nome e un cognome: “Princess St.Olga”. Ma stando a quanto sostengono da giorni i ben informati pare non c’entrino nulla principesse e regine bensì uno zar. Anzi lo Zar. Vladimir Putin. Il presidente della Federazione Russa avrebbe infatti arricchito la sua personalissima flotta con questo nuovo gioiellino. Lo yacht è composto in particolare da sette suites, una cabina armatoriale, una cabina VIP , tre cabine doppie e ha una capienza massima di 14 persone. L’elegante e moderno design è opera invece di Alberto Pinto, per quanto concerne gli interni, e degli olandesi della Lobanov Design per la parte esterna. Ma c’è davvero Putin dietro il “Princess St.Olga” o si tratta di una trovata fantasiosa di qualche portuale?

 

Per la società sanremese di servizi nautici, la Mansueto Group, si tratta proprio della seconda ipotesi: “Lo yacht in questione è stato affittato da una società che ovviamente vuole mantenere l’anonimato che nulla a che vedere con quanto scritto e con le insistenti voci che circolano tra i portuali che sostenevano che lo yacht fosse di Putin”. Sarà. Non è la prima volta infatti che le informazioni sulla flotta privata del leader del Cremlino vengono confuse e tenute in assoluto riserbo. E’ il caso di Nataly, il super-yacht di 61 metri di lunghezza e 11,75 di larghezza del FB 252 realizzato nel 2011 dalla Azimut-Benetti. Lo stessa azienda, aveva perentoriamente smentito, durante la permanenza dell’imbarcazione nel porto di Livorno nel maggio scorso, che il Nataly fosse di proprietà del presidente Putin. Stessa sorte per “Olympia”, yacht di 57 metri con inclusa piscina termale e un enorme bagno in marmo, che il leader russo avrebbe ricevuto in regalo dall’amico fraterno e intenditore di barche Roman Abramovich, già ricordiamo proprietario dell'”Eclipse“, uno degli yacht più grandi del mondo. Forse solo il “Chayka”, yacht progettato dall’italiano Paolo Caliari e lungo 53,8, può essere annoverato tra il patrimonio di Putin senza essere smentiti, dato che spesso moglie e figlie sono state avvistate a bordo della nave. Ma chi può saperlo? D’altronde cosa possiamo aspettarci da uno degli ultimi funzionari del Kgb?

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1 commento

  1. ISYBA says:

    Non vorremmo che Mansueto Group confonda i servizi previsti dalla Convenzione ISPS con la semplice “guardiania” e “vendita provviste”…

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