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Purtroppo di questi deficienti, i mari italiani abbondano.
sono d’accordo non si tratta di imprudenza ma di bieca ottusita’ .
qualsiasi persona che va per mare anche se neofita sa che la sua imbarcazione in movimento provoca un’onda che presa di fianco di chi la subisce genera pericolose oscillazioni …….e’ quanto mi e’ successo l’anno scorso a lipari con l’aggravante che l’onda emessa da chi mi superava dal lato di dritta mi e’ sovrapposto a quello che subito dopo mi ha superato dal lato di sinistra con inenarrabili difficolta’ per i miei ospiti e per la mia nipotina che stando nella spiaggetta e’ stata scaraventata in acqua
Concordo con Narese.
Sarebbe più corretto evidenziare l’mperizia e l’imbecillità di chi, alla guida di potenti imbarcazioni, evidentemente affetto da carenze psichiche, per evidenziare una distorta convinzione di superiorità, ritenga doveroso infischiarsene della sicurezza e dei diritti altrui tagliando la prua di altre imbarcazioni a distanza ravvicinata.
Io navigo a vela e questo comportamento lo subisco spesso, con conseguenze anche fastidiose ed impegnative specialmente sotto spi.
Non si tratta di sola “imprudenza” del guidatore, come da Voi sostenuto.
Questo e’ quanto può accadere quando un potente motoscafo ti taglia la prua o ti supera a velocita’ troppo vicino. Purtroppo succede molto spesso anche nei nostri mari per la cattiva educazione o per il “divertimento” di taluni sciagurati.
A me e’ capitato in piu’ occasioni, l’ultima delle quali mentre ero sottocoperta a cucinare. Il risultato e’ stato, oltre ad un pranzo rovinato, ustioni serie per il cuoco.
Queste azioni, che possono definirsi criminali, devono essere stigmatizzati. Perché gli organi di informazione del settore e le riviste specializzati non fanno una campagna mediatica di sensibilizzazione ad inizio della stagione? Forse perché anche loro sono motoscafari e si divertono dando poi la colpa alle povere vittime a causa della loro…”imperizia”.