La deriva e lo schianto dello yacht a Brindisi, VIDEO

Gli attimi tragici dello schianto dello yacht “Sale e Pepe” sulla diga di Brindisi, ai quali è seguita la morte di un uomo, sono stati fermati in un video diffuso da un sito locale

25 July 2013 | di Redazione Daily Nautica

La tregedia del 17 luglio, accaduta sulla diga del porto di Brindisi, è raccontata anche da un testimonianza video incredibile.

Lo yacht “Sale e Pepe”, a causa di un’avaria al motore, rimane alla deriva per ore, prima di schiantarsi sulle rocce della diga e spezzarsi in due, come avevano documentato le foto pubblicate da Liguria Nautica.

 

L’incidente è costato la vita al comandante della barca, Alessandro Colangelo, di 52 anni. Altri tre uomini dell’equipaggio sono stati tratti in salvo con molta difficoltà a causa del mare mosso.

 

Il sito Brundisium.net ha diffuso il video dei quattordici tragici minuti che precedono la drammatica perdita: gli uomini a bordo dello yacht sono ormai in preda al panico perchè non sembra esserci niente da fare per salvare le loro vite e l’imbarcazione.

I soccorsi non arriveranno se non quando tutto è ormai irreparabile.

 

La procura di Brindisi che ha aperto un’inchiesta per chiarire la dinamica dei fatti che hanno portato al naufragio.

 

ECCO IL VIDEO DELLO SCHIANTO DELLO YACHT “SALE E PEPE”:

 

G.S.

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6 commenti

  1. nicola says:

    ….costa concordia, porto di genova, brindisi, inchino di una nave da crociera a Piazza San Marco 3 giorni fa…..ma chi ha il controllo del traffico marittimo con delle sale operative che sembrano astronavi e costano milioni di euro ed un personale imbarcato…..strapagato? Per non parlare della polizia demaniale con gli arenili e le spiagge dove si continua a fare abusivismo e cementificazione…..e loro….non ne sanno niente! La Guardia Costiera dovrebbe lasciare posto a Forze Armate più serie e professionali.

  2. Calogero says:

    Si commenta da solo e allucinate vedere lo scafo andare alla deriva e nessuno interviene ma in che mani siamo all’avello di sicurezza ed assistenza in mare? solo pazzesco.

  3. Giorgio says:

    C’era tutto il tempo per fare qualcosa.
    Perlomeno per provarci…
    Quello che non riesco a capire è l’atteggiamento passivo della guardia costiera che si è limitata ad osservare da lontano la tragedia.
    Sono certo che troveranno tutte le motivazioni a loro giustificazione, ma soprattutto spero che ce le rendano note, altrimenti saremmo costretti ad andare per mare solo con il terrore delle loro contravvenzioni ma con la convinzione che in caso di problemi ce la dovremo cavare da soli.
    Altro che pubblicità in televisione !!!!!!!! Soldi buttati ed un sacco di balle !!!!!!!!!!

  4. andrea says:

    è vergognosa l’indiferenza della giuardia costiera e di tutti quelli presenti…..vorrei vedere loro al posto di quei tre disgraziati e senza l’aiuto di nessuno !!!!!! pessima gente

  5. antonio says:

    Povero uomo, come al solito la G.C. presidia la tragedia senza intervenire; perchè aveva il tempo, all’inizio del video, per tirare in salvo l’equipaggio e magari tenere a distanza lo yacht dagli scogli in attesa di un rimorchiatore.

    Abbiamo una G.C. che sà solamente fare polizia e non marineria.
    Una macchina che brucia solamente i soldi dei contribuenti.

    Esprimo questo mio commento in qualità di marittimo.

  6. Daniele says:

    ma la capitaneria?!

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