Lasciano lo scarico aperto e la barca affonda FOTO

Un’errore di distrazione è costato molto caro a dei ragazzi polacchi a bordo di un 18 metri che, dimenticandosi nei fumi dell’alcol lo scarico del bagno, lo hanno fatto affondare

1 August 2013 | di Redazione Daily Nautica

In barca nulla va lasciato al caso, anche il più piccolo dettaglio trascurato può trasformarsi in disastro. Nella storia che segue il suddetto dettaglio è lo scarico del bagno dimenticato aperto a bordo di una barca di 18 metri, il “Polonia 2”, che ieri mattina è semiaffondato nelle acque antistanti il porto di Meta, poco distante da Sorrento.

 

Il Polonia era partito dal porto di Sorrento con a bordo una comitiva di ragazzi polacchi, evidentemente sotto effetto di alcolici. In serata i ragazzi hanno dato fondo al largo del porto di Meta e si sono diretti a terra con l’ausilio di un tender. Verso le 9.30 del mattino, è scattato l’allarme del “Soccorso Amico” che, durante un giro di perlustrazione, ha notato che l’imbarcazione stava rapidamente affondando. I soccorsi sono arrivati subito, ma a bordo dello yacht non c’era nessuno.

 

Stando alle prime ricostruzioni, pare che prima di abbandonare lo scafo i giovani abbiano dimenticato di chiudere lo scarico di uno dei bagni e e questo ha fatto sì che l’imbarcazione si riempisse d’acqua per tutta la nottata, fino a che non ha iniziato ad affondare attirando l’attenzione del Soccorso Amico e della Guardia Costiera.

 

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6 commenti

  1. Bruno N. says:

    Ma per favore! Un giornalista che scrive su una rivista specializzata di nautica, dovrebbe sapere qualcosa … di nautica. Ma come si fa a scrivere che la barca è affondata perchè hanno dimenticato aperta una presa a mare? Caso mai la presa a mare si sarà lesionata nel tempo (correnti galvaniche) e non l’hanno controllata oppure è saltata una fascetta (non ben tesata) a causa delle sollecitazioni in navigazione. Certo è che una barca non affonda per una presa a mare lasciata aperta (altrimenti vi immaginate i cimiteri di barche affondate in tutti i marina del regno?).

  2. Gaetano says:

    Nessun commento visto che ci sono gia’ troppi esperti……..

  3. giorgio says:

    il sifone è un congegno che, in barca, montato in bagno, di solito ha il compito di far uscire lo str….senza far entrare il Mediterraneo;…..questa volta è entrato il Mediterraneo!

  4. paolo says:

    Ormai anche LiguriaNews cerca il titolo, lo strillo, il sensazionale: piccolo rubinetto causa danno enorme… Ma va là come ben detto da Davide e Massimo non è una presa a mare aperta a causare il danno.
    Ma si sa titolare “causa guasto o falla affonda lo yacht” non avrebbe fatto sensazione. Ma non solo, il “nostro” giornalista si mette pure a pontificare … “nulla va lasciato al caso, anche il più piccolo dettaglio trascurato può trasformarsi in disastro”.
    Malafede o nautica ignoranza? A casa !!!

  5. Massimo says:

    Chiudere le prese a mare di bagni, motori e altro é una precauzione per periodi di ferme prolungate di settimane o mesi di certo non per scendere a prendere un gelato….il problema é sicuramente un altro magari sempre legato alla presa a mare magari danneggiata dalle correnti galvaniche, la rottura di un tubo o di una fascetta

  6. Davide says:

    Ritengo chequanto scritto nonsia da attribuire a una colpa dell’equipaggio se non nelle modalita’ di non lasciare incustodita una barca alla fonda.
    Peraltro questo tipo di episodio, molto comune nella nautica, e’ sempre da attribuirsi a un guasto e o a una difetto di costruzione del cantiere che come succede abitualmente appalta il montaggio degli accessori a personale che , non avendo un minimo di cognizione tecnica in merito, non segue le procedure di installazione tecnicamente valide e dettate ancheda anni di esperienza da parte di chi invece il mestiere lo conosce benissimo.
    Concludo che non e’ pertanto neessario chiudere le valvole dei bagni ogni volta che gli stessi vengano utilizzati perche’ a rigor di logica la barca dovrebbe essere costruita per navigare con tutte le valvole aperte.

    Saluti

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