Naufragio barca a vela in Atlantico, quattro dispersi
- 19 Maggio 2014
Potrebbe essere quello del First 40.7 Rafiki il relitto avvistato in Atlantico, a 1000 miglia dal New England, dalla nave Maersk Kure: una barca rovesciata, senza chiglia, elemento che conferma il problema della via d’acqua comunicata dall’equipaggio via radio.
Nel frattempo la Guardia Costiera è stata costretta dalle pressioni del governo inglese e da quelle dell’opinione pubblica internazionale, con una raccolta firme che in poche ore ha superato quota 200 mila, a riprendere le ricerche dell’equipaggio disperso.
Paul Goslin, 56 anni, lo skipper Andrew Bridge, 22, Steve Warren, 52, e James Male, 23, nessuna possibilità di sopravvivenza per loro se sono finiti in acqua, ottime chance di cavarsela invece se sono riusciti a salire sulla zattera di salvataggio
Foto farevela.net
penso che le riviste di nautica dovrebbero approfondire una serie di parametri proprio perchè si tratta di una barca costruita in numerosi esemplari :
l’età,lo stato generale ,se aveva subito incidenti e come è fissato il bulbo,incidenti similari occorsi a barche uguali o simili,servirebbe ai tanti proprietari di barche a capire su cosa navigano e quali attenzioni devono avere per il loro mezzo nautico .
Non si può pensare di attraversare l’ oceano con barche “usa e getta”! Non si può di pensare di farlo senza rischi e senza un EPIRB… meglio due! Con una via d’acqua si viaggia a velatura ridotta, si dorme nel pozzetto con la cerata e la zattera pronta. Una volta trasferiti sulla zattera non si abbandona il relitto se ancora galleggia. Il comportamento dell’equipaggio denota una notevole mancanza di preparazione cosa che può essere letale anche a poche miglia da un porto sicuro.