
Il 2020 della Guardia Costiera: il bilancio di un anno di lavoro tra trasporti di dpi, salvataggi in mare e reti da pesca fantasma
- Foto
- 30 Dicembre 2020
Uno yacht ormeggiato come se niente fosse a 50 metri da riva, davanti alla Baia dei Saraceni, a Varigotti. È successo ieri, con a bordo armatore e ospiti che facevano colazione e si godevano il sole.
I bagnanti hanno provveduto a chiamare la Capitaneria di porto che, arrivata sul luogo, ha multato lo skipper con un’ammenda di 350 euro, per non aver rispettato l’ordinanza che nel periodo che va dall’1 maggio al 30 settembre, nella fascia oraria compresa tra le 8.30 e le 19.30, riserva la balneazione in una zona di mare fino a 200 metri da riva e fino a 100 metri dalle coste a picco.
Già perché uno va a fare il bagno e da 50 metri di catena, ma non diciamo idiozie.
Le regole si rispettano e chi ancora con 30, 40 o 50 metri di fondo si regoli da marinaio che dovrebbe essere. A 99 metri da riva seppur alta ed inacessibile si prende sacrosanta multa e le molte disgrazie che puntualmente accadono nei nostri mari dovrebbero bastare ad evitare puntigliosi e piccati risentimenti. Abituiamoci a rispettare le norme.
Saluti.
Marco da Genova
QUANDO LA CAPITANERIA ESEGUE E’ INGIUSTA-QUANDO NON C’E’ LATITA
QUANDO CI SONO LE REGOLE VA MALE-QUANDO NON CI SONO VA MEGLIO.SIAMO SEMPRE DALLA PARTE DELLA RAGIONE.SONO GLI ALTRI SEMPRE IN COLPA………….E VIA COSI’……………….
Anche io lo scorso anno sono stato multato a Bergeggi a 79 mt da una scogliera inacessibile a picco sul mare per violazione dell’ordinanza balneare della CP di Savona.
Era un venerdì pomeriggio di giugno alle 17,00 e di bagnanti neanche l’ombra.
Non vi era neppure la presenza dei gavitelli rossi che secondo l’ordinanza devono indicare la distanza non navigabile…..chissa se hanno fatto una multa anche a chi li avrebbe dovuto metterli…
Prima hanno provato a contestarmi l’ormeggio in area marina protetta, poi quando ho dimostrato di non esserlo, è arrivata quest’altra contestazione.
Quando ho spiegato che con 30 metri di catena in mare la distanza poteva variare a secondo della corrente e ho chiesto di vedere la strumentazione che indicava la ditanza non mi hanno neppure ascoltato e mi hanno fatto il verbale, poi dimezzato a seguito di istanza, dalla stessa CP di Savona…..
Ovviamente fra discussioni e verbale sono stato lì oltre un’ora…..
Oltre l’invidia, l’arroganza…
Sfido chiunque a dare fondo all’ancora a 100 metri dalla costa a picco in Liguria: il fondale é già a 30m ed in molti posti a 50m. Le ordinanze balneari sono come al solito ideate dall’idiozia dei burocrati basterebbe differenziare i limiti di ormeggio fra coste frequentate da bagnanti e coste non frequentate da bagnanti. Per chi conosce Levanto ci sono alcune baie dove é assolutamente impossibile arrivare da terra quindi che senso ha rispettare una distanza dalla costa?
Ok, il Comandante ha sbagliato. Doveva prendere visione delle Ordinamze e calcolare meglio la distanza dalla costa, per cui e’ giusto che paghi. Ma a casa mia questo si chiama…Invidia!
C’è ci distrugge una nave sugli scogli a pochi metri dalla costa, muoiono decine di persone, viene messo agli arresti domiciliari e poi rilasciato e non mi risulta gli sia fatta la ben piu’ piccola multa. Come mai?
Semplice, siamo nel paese di Arlecchino e di Pulcinella, dove e’ solo il solito Pantalone a pagare.
Penso che allora si debba scegliere un altro punto di ormeggio. L’impssibilità non è una scusante per derogare dalle regole di sicurezza!!!! Lo dico mio malgrado (velista per caso)
conosco quel punto…non è possibile ancorarsi molto più al largo. l’invidia ha fatto il resto