Per le barche fino a 14 metri cancellata la tassa di possesso

I piccoli diportisti possono tirare un sospiro di sollievo: la discussa tassa di possesso è stata definitivamente annullata per le imbarcazioni fino a 14 metri

16 June 2013 | di Redazione Daily Nautica

È arrivata la buona notizia che i diportisti aspettavano da tempo: i proprietari di barche fino a 14 metri non pagheranno la tassa di possesso. Il provvedimento è stato inserito nel decreto semplificazione e quindi è da subito in vigore. Certo, se il governo avesse deciso di abolire la tassa prima del 31 maggio, termine ultimo per pagare l’imposta 2012, saremmo stati più contenti. Non sono previsti rimborsi parziali o totali per i diportisti che hanno pagato la tassa, purtroppo, ma in questo caso, “meglio tardi che mai”.

 

Un’apertura nel settore nautico, uno dei più in difficoltà per la crisi economica, per la cui ripresa si combatte da tempo. La tassa di possesso era stata istituita dal governo Monti: a fronte di un gettito di 24 milioni di euro, aveva generato una perdita per l’erario di circa 900 milioni di euro in virtù della “fuga” di barche all’estero, i cui armatori erano stati “terrorizzati” dalla prima formulazione dell’imposta, che avrebbe previsto la tassazione sui diritti di stazionamento. Adesso la decisione definitiva, che, forse, metterà tutti d’accordo.

 

Gli yacht sopra i 14 metri pagheranno invece la metà rispetto alle quote del 2012.

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24 commenti

  1. Jacopo baldini says:

    Buongiorno a tutti una domanda,ma se uno non aveva pagato il 31 maggio deve pagare? Grazie

  2. fabrizio says:

    questo dimostra che viene sempre premiato chi non paga.

  3. enio rossi says:

    Non vi sembra un’operazione delinquenziale quella di abolire una tassa dopo che (quelli corretti) l’hanno pagata entro il 31 Maggio? Si premiano solo quelli che non hanno pagato.

  4. Roberto Carboni says:

    Certo che raspare il fondo della sentina dei migliaia di vecchie imbarcazioni a vela non ha reso che pochi spiccioli,ma quel pirata di Monti che al mare non va dato il suo cognome ,non ha avuto timore di imporla impedendo ai proprietari di fare carena per poterlo pagare.finalmente è stato tolto dai bozzelli e quella tassa assurda e inconcludente è stata soppressa;ma cosa deve fare un proprietario quando disarmare la barca costa più che mantenerla e mantenerla costa più di quel che ci si può permettere ,poi venderla è un’utopia;quando vedete delle vele colorate sul mare azzurro pensate che oltre al piacere di navigare esiste l’impossibilità di pagare e non rimane che affondare con la propria barca in un mare (di debiti) nero in un giorno di tempesta…

  5. Roberto Baldo says:

    E chi ha già (correttamente) pagato, come fa a recuperarla?

  6. michele says:

    finalmente , ma come sempre in italia chi fa il furbo viene agevolato,,, ovviamente chi non ha pagato e stato premiato? per noi fessi onesti che tra mille dificolta’ abbiamo pagato , nessun rimborso, ma va bene cosi speriamo solo che non sia troppo tardi e che la gente ritorni in questo fantastico mondo , grazie grazie a tutti coloro che si sono battuti per questo , adesso occorre combattere per i posti barca per avere un costo piu popolare perche’ a nessuno e vietato sognare redditometro a parte , la nautica e di tutti ed ognuno di noi spende quello che puo’ , non e assolutamente vero quello che dice equitalia , e completamente sballato . io posso usare una vecchia barca come casa , e fare un viaggetto in dislocamento , posso farmi io la manutenzione , ecc . bene questo e lusso o passione . buona barca a tutti michele

  7. delfino says:

    la prossima casa che mi farò sarà mobile, così anche io potrò andare all’estero se rimettono l’imu.

  8. delfino says:

    la prossima casa che mi farò sarà mobile, così anchio potrò andare all’estero se rimettono l’Imu.

  9. Michele Sbragia says:

    E chi ha regolarmente pagato entro il 31.5. 2013 la tassa di possesso ora non può avere il rimborso?
    non posso crederci! Ancora una volta in questo Paese si favorisce chi non rispetta le regole! Così incentiveremo anche chi rispetta le regole in futuro a non rispettarle. Non c’e’ da essere contenti come sembra leggendo i vari articoli. Bisognerebbe criticare queste situazioni e non osannarle come giuste.

  10. Lasagno Mario says:

    E’ come curare con un cerottino le ferite prodotte da un bazzuca. Non sono i balzelli a scoraggiare la nautica ma l’enorme demagogia che la circonda e la ostacola. Vogliamo rilanciare la nautica? Allora smettiamola di identificare un piccolo evasore con una barchetta e un grande evasore con uno yacht.Finche’ rimarranno questi preconcetti erratiò e pretestuosi ADDIO NAUTICA.

  11. ISYBA says:

    Caro Eugenio Ruocco,

    è divertente, se non offensivo nei confronti dei “Diportisti” leggere che UCINA (l’associazione dei costruttori nautici italiani trasferiti all’estero) è riuscita ad ottenere due risultati “politicamente” (per quanto questo avverbio possa valere oggi in Italia) rilevanti:

    a) la cancellazione della tassa di possesso per barche fino a 14 metri di lunghezza (ridicola concessione, visto che chi doveva pagarla al 31 maggio 2013 l’ha dovuta pagare..)

    b) la “fuga di barche” verso l’estero, la più grande bufala “bevuta dall’On. Lupi e dal Governo “Letta” per fingere di cancellare tale tassa.

    Quello che Lei, egr. dir. Ruocco evita di dire ed affermare, è che con il Decreto Legge “Disfare Italia” la Nuatica Italiana Imprenditoriale viene privata di una risorsa fondamentale: il Charter Nautico.

    In nessun settore economico ad alto investimento Imprenditoriale, come in quello Nautico, sarebbe stato possibile “liberalizzare” in modo anti-costituzionale ed anti-concorrenziale (a livello europeo) senza il sostegno di un sistema bancario in crisi (v. Leasing Nautico) legato a quello precedentemente finanziato (UCINA).

    “Noleggio occasionale”, modifica voluta da UCINA per distruggere tutte le Imprese Armatrici che hanno investito decine di milioni di Euoo in favore della “scomparsa Industria Nautica” (tranne che nelle statistiche della Cassa Integrazione).

    Caro Ruocco, capisco che Lei tuteli il suo stipendio come tanti altri Direttori di riviste nautiche ormai decotte (finanziariamente parlando), non capisco come Lei possa contribuire alla distruzione del Turismo Nautico in Liguria ed in Italia seguendo le “panzane” raccontate da UCINA.

    Bravo Ruocco, vedremo se l’edizione 2013 del Salone Nautico di Genova sarà “internazionale” o solo una “sagra locale di ottobre!”…

    W l’Industria Nautica, W il 25% che l’Ente Fiera paga per ottenere risultati economici a dir poco “deludenti”.

    Max Revello
    (Presidente ISYBA)

  12. Fabio says:

    Va bene, ma il danno (irreparabile ) ormai é fatto !

  13. giorgio says:

    Povera itali, in che mani siamo finiti !
    E poi li chiamano anche professori ma sono capaci solo di parlare e fare danni appena si muovono.
    Altro che portare le barche all’estero…… insieme alla barca ci dovremmo andare anche tutti noi e smettere di mantenere questa massa di pagliacci che sanno solo sfruttarci e pensano unicamente ai loro sporchi interessi. Vergogna !!!!!!!!!!!!!
    Ma non sanno fare nemmeno questo.

  14. GiCas says:

    Vi prego, smettetela con questa demagogia da quattro soldi! faccio un esempio: una barca a vela di 15 metri con età tra 1 e 5 anni paga circa 1700€ di tassa. Ogni anno tra assicurazioni, meticolosa manutenzione ordinaria, manutenzione straordinaria (che c’e’ tutti gli anni), gadget e miglioramenti vari e posto barca ballano 20-22000 euro, oltre naturalmente a un leasing dell’ordine di 30.000€ all’anno. E stiamo dicendo che un 3% circa della spese annuali di puro possesso (non parlo qui dei carburanti, soprattutto per le barche a motore) rappresentavano un deterrente al possesso di una barca? La verità vera è che se sei a posto col fisco, da onesto cittadino, non è il 3% in più che scoraggia una passione o ti fa scappare.

  15. mauro pollastro says:

    Ma per chi ha già pagato nel 2013 (ricordo che la scadenza era il 31/05) è previsto il rimborso?
    E se sì con quali modalità?

  16. luigi says:

    STUPENDO FINALMENTE UNA BUONA NOTIZIA, MA IO DA BUON CITTADINO HO PAGATO LA TASSA DELLA MIA IMBARCAZIONE IL 31 MAGGIO SCORSO E CHE LA LEGGE è OPERATIVA DA SUBITO POSSO RICHIEDERE IL RIMBORSO DI QUANTO PAGATO?

  17. charly 1000 says:

    E un’altra ancora.
    Voi della Redazione che scrivete il 16 giugno che: ” i piccoli diportisti possono tirare un sospiro di sollievo” date forse per scontato che “i piccoli diportisti”, che poi sono quelli che pagano sempre tutto non avessero rispettato la scadenza del 31/5 ?
    Ma da che parte state ?

  18. charly 1000 says:

    Anzi me ne viene in mente un’altra che potrebbe essere un suggerimento per quelle sanguisughe che ci governano:
    Chi non avesse pagato alla scadenza del 31/5, fino all’emanazione del Decreto di Semplificazione sarebbe risultato inadempiente, giusto ? Passibile di sanzioni, giusto ?
    Questo vorrebbe dire che si dovrebbero far pagare le more per la frazione di anno in cui si é risultati inadempienti, o no ?
    Basterebbe che l’Agenzia delle Entrate inviasse d’ufficio a tutti coloro che avevano pagato la t d s l’anno scorso un lettera in cui viene domandato il pagamento della morosità lasciando allo stesso il compito di calcolare, dimostrare, informare etc. etc
    Magari non ci hanno pensato……

  19. charly 1000 says:

    So bene che ci sono problemi più importanti, ma tanto quelli comunque riguardano solo il popolo.
    Ho una barchetta a vela che paga 200,00 euro di tassa di stazionamento, anzi..che pagava.
    La sera del 31 maggio sono arrivato a casa e mi sono reso conto del fatto che era l’ultimo giorno utile per il pagamento della t d s.
    Mi sono allarmato…come fare ?
    Per fortuna si paga con l’F24 ho ancora tempo…
    Ho pregato mia moglie di ritornare in ufficio, di riavviare un computer, di cercare il versamenro dello scorso anno e di adempiere al dovere.
    Quando é rientrata….meno male…eravamo riusciti ad assolvere il nostro compito di contribuenti nei tempi dovuti.
    Suonerà strano ma mi sono sentito tranquillo, avendo fatto il mio dovere (sopratutto mia moglie) ancora una volta, anzi come sempre.
    Oggi 17 giugno scopro che non avrei dovuto pagarla, oggi, non il 30 maggio, oggi !!!!!!!!
    Mi sento umiliato e trattato proprio come un servo.
    Un limone spremuto dal quale si vuole estrarre anche l’ultima goccia di succo.
    Un idiota qualsiasi di cui ci si può prendere gioco, in uno Stato che dimostra in ogni occasione
    la sua supponenza e prepotenza.
    Mi picerebbe che qualcuno si prendesse il disturbo di restituirmi questa somma, esattamente con lo spirito con cui l’ho pagata.
    Che dite posso contare su qualcuno del M5S o del PDL, o del PD ? O verrà la stessa persona che andava restituendo i soldi dell’ICI prima delle ultime elezioni ?

  20. Paolo says:

    Magnifico,
    Peccato però che tutti l’hanno già pagata per il timore di doverla pagare con il 300% di penale.
    Troppo facile era abolirla prima della scadenza (16 giorni fa).
    Chissà, forse ci vorranno due o tre anni prima di avere un possibile parziale rimborso!
    Probabilmente non sarà nemmeno previsto…..
    Paolo

  21. Tassa Monti ha contribuito in parte altra disoccupazione.

  22. Hook says:

    ma è una presa in giro! la tassa siamo stati obbligati a pagarla entro fine maggio! e adesso? chi l’ha già pagata? (cioè tutti). potevano dirlo prima di maggio non adesso. i soliti inguacchi all’italiana. pagliacci!

  23. E chi l’ha pagata ? E’ rimborsabile ? E chi non l’ha pagata? E’ sempre soggetto a multe ? Grazie

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