Salone Nautico 2015: il top e i flop della fiera, è tempo di bilanci. VIDEO e FOTO

Andiamo a vedere con ordine ciò che ci è piaciuto di questo Salone Nautico 2015 e quello che invece non ci è piaciuto: numeri, commenti di espositori e lettori, organizzazione, facciamo un bilancio finale

6 October 2015 | di Redazione Daily Nautica

Va in archivio il Salone Nautico di Genova 2015, una rassegna che ha detto tanto sul momento della nautica italiana e offerto spunti di riflessioni molto interessanti sul mercato, sulla fiera e sulla sua organizzazione. Andiamo a vedere allora con ordine ciò che ci è piaciuto di questo Salone Nautico 2015 e quello che invece non ci è piaciuto. Lo faremo attraverso il commento degli espositori che abbiamo sentito, ma anche attraverso i numerosi commenti che sono arrivati sui nostri articoli.

Il top del Salone Nautico 2015

Partiamo dalle cose positive, i numeri: il Salone Nautico di Genova chiude con 115  mila visitatori, secondo le cifre diffuse da UCINA, andando a superare i 109 mila dell’edizione 2014 nonostante il meteo non sia stato clemente. Dal punto di vista delle attrazioni e del contenuto, va tenuta in grande considerazione la presenza della Volvo Ocean Race che è servita indubbiamente da amplificatore mediatico alla fiera, migliorandone l’immagine e l’appeal internazionale, coinvolgendo ed entusiasmando giornalisti ed addetti ai lavori. Discorso che vale anche per le partnershio con brand importanti che il Salone continua a portare avanti, come per esempio quella con Eataly per la ristorazione. In generale si è visto, ed è da accogliere positivamente, un impegno importante da parte di UCINA per migliorare l’immagine del Salone.

Buono il movimento, con numersoi espositori che hanno finalmente registrato qualche vendita, fatto che a Genova era ormai diventato una rarità. Meno curiosi e più interessati, qualitativamente il pubblico inizia a mutare. Sale mediamente il gradimento dei visitatori verso la fiera, grazie anche a un clima economico generale più favorevole rispetto alle ultime edizioni. Molto bene le prove in mare, apprezzate soprattutto dagli addetti ai lavori e dal pubblico interessato. Novità in discreto numero, la vela resta il motore del Salone Nautico, ma si percepisce una certa vivacità anche negli altri settori.

I flop del Salone Nautico 2015

Non giriamoci tanto intorno, alcuni vecchi vizi organizzativi si sono ripresentati. Dalla logistica, lamentele diffuse per il parcheggio molto oneroso riservato agli espositori, a una generale scarsa attenzione per le piccole aziende, vedi il caso di una parte dell’area shopping relegata nel padiglione experience, completamente fuori contesto. Siamo stati personalmente contattati da un’azienda che sarebbe dovuta essere nell’area shopping ma è stata relegata in fondo all’area experience.

Altro flop il colpo d’occhio sulle barche a motore: sembravano veramente poche. Gli spazi (metri…) lasciati tra una barca e l’altra sono indicativi di come gli organizzatori abbiano fatto fatica a riempire tutte le aree a mare.

Infine una tiratina di orecchie agli organizzatori va poi fatta per una certa sindrome daannuncite“:

  • Albertoni: “La leg 0 della VOR a Genova“: Come? Dove? Quando? Come organizzare un evento gratuito – tutti gli stopover VOR lo sono – che attira decine di migliaia di persone dentro un Salone a pagamento?
  • Faremo il salone dell’usato nella nuova darsena? Un annuncio che arriva prima di avere avuto il rinnovo di una concessione sulla quale sono molti i soggetti interessati.
  • Faremo il Salone di Venezia, potrebbe essere dedicato ai megayacht: Quali megayacht?

I commenti degli espositori:

Simone Morelli, Lagoon: “Abbiamo notato un buon movimento, forse c’è stato meno pubblico di curiosi e più contatti interessanti, si sta muovendo qualcosa. E’ apprezzabile il fatto che il mondo della vela sia divetato centrale al Salone di Genova, come Lagoon siamo soddisfatti e i catamarani attirano sempre più pubblico. Vogliamo vedere però più attenzione alle nostre esigenze di espositori e anche in generale a quelle della piccola nautica che al Salone è presente, occorre migliorare ancora

Alessia Dayan, M3 Servizi Nautici: “E’ un Salone in crescita, si, sta cambiando qualcosa, c’è movimento, ma l’organizzazione fatica ancora, bisogna fare passi avanti su questo punto”.

Peo Cuneo, Yamaha, rappresentante della storica azienda genovese Motonautica Cuneo: “Movimento si, ma attenzione ai facili ottimismi perché poi dobbiamo andare a vedere concretamente, indipendentemente da quello che si dice, come andremo a chiudere e se effettivamente entreranno delle vendite”.

Alessandro Valentino, Sirena Marine: “Anche nei giorni di brutto tempo abbiamo avuto visite interessate sulle barche, ottimi segnali, siamo soddisfatti

I commenti dei lettori:

Mario: “Capisco la necessità di iniziare il Salone con ottimismo, d’altra parte oggi molta parte della classe politica al Governo già interpreta l’inversione di tendenza del PIL come segnale di recupero dell’economia. Tuttavia l’impressione che si ricava dalla visita al Salone è quella di una profonda delusione! La scelta per gli eventuali compratori è davvero modesta……soprattutto per la nautica minore.
In bocca al lupo!”

Stefano Zanchini: “Non so come sia possibile dire che e’ un salone in ripresa , tutti i nomi importanti hanno lasciato le tende per posti migliori , sembra una sagra di paese , con qualche stand – di internazionale non c’e’ niente , e’ solo una festa paesana al costo di 15 euro per non avere niente. Evito altri commenti , tanto sono inutili, io visito il salone dal 1976 e vado per mare sopra e sotto l’acqua da altrettanti anni”

NP: Ma Carla…. si svegli !!!! Ma si rende conto che, con tutto il rispetto parlando, lo stand più importante in marina era il suo, quello di MCY? Capisco che come presidente dell’UCINA non puoi sputare nel piatto….ma almeno un po’ di obiettività!!! Le barche devono e sono dei sogni e quando si entra a bordo di una imbarcazione si deve avere un po’ di stupore. Avete notato cosa era esposto nei piccoli motor-yacht? Semplicemente il nulla: barche tristi malamente allestire, passerelle ombrate di ruggine, zero decor all’interno. Imbarazzante

Indipendentemente dai commenti e dalle impressioni raccolte, che comunque risultano essere piuttosto eterogenee e non vanno in un’unica direzione, il parere da addetti ai lavori è che il mercato possa cominciare, molto lentamente, a muoversi, e questo è un segnale che aspettavamo veramente d tanto, troppo, tempo. Un segnale da cogliere, un punto da cui ripartire per il Salone e per tutto il settore. Un Salone che in definitiva chiude con un bilancio positivo, che ha tenuto sui numeri delpubblico nonostante il meteo inclemente, un Salone che però ha ancora una strada in salita.

Foto e Video di proprietà di Liguria Nautica, riproducibili previa citazione della fonte con link attivo

 

Mauro Giuffrè

 

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4 commenti

  1. roberto says:

    Sono un neofilo delle imbarcazioni a motore e devo dire che ditte che promuovevano con sconti e pagamenti personalizzati ne ho trovata una sola(SELVA), un po’ pochino credo in una fiera come Genova..

  2. Giancarlo Gamberini says:

    I dati sui partecipanti al salone li fornisce ufficialmente la stessa UCINA e si è costretti a prenderli per buoni;certamente chi ha visitato il Salone non correva il rischio di perdersi tra la folla!
    Quanto alle MILLE barche in acqua bastava affacciarsi dalla balconata del padiglione di Nouvelle per contare quante fossero realmente!
    Il “nuovo” salone annunciato a Venezia non si capisce bene per cosa e a quale titolo.La retorica degli annunci pomposi ha ormai fatto il suo tempo,e gli operatori del comparto non sono stupidi!

  3. Hook says:

    Sono un velista praticante da oltre trent’anni e vado al salone da innumerevoli lustri, da quelli dei tempi d’oro, fino a che gli ultimi due ho disertato per rifiutarmi di percorrere faticosamente un deserto con la sua cattedrale smunta posta nel suo bel mezzo, pagando oltretutto la prevista gabella per poter transitare tra le sue ormai minimali misere spoglie. Quest’anno purtroppo, mi sono fatto rapire dagli specchietti rotanti delle fantasmagoriche lame laser mediatiche. Ho impegnato come al solito tre giorni della mia vita tra viaggio e permanenza, con le relative spese di transumanza e alloggio. Beh… la delusione ha più che asfaltato le aspettative. Poco è cambiato rispetto ai fin troppo dispensati squilli di tromba. Mi hanno fatto pena quegli espositori, buttati letteralmente come il giorno della sgrullata sotto un megatendone all’aperto, mentre pioveva che Dio la mandava, quando i quindici nodi di vento che sibilavano tra gli stand facevano volare molte delle loro merci. Per non parlare delle innumerevoli pozze d’acqua all’interno delle altre aree chiuse vicino al tendone della Volvo Ocean Race, una pena. Barche? numeri spacciati alla stregua di risultati importanti, di fatto poche quelle alla portata veramente degne di interesse. Sottolineo alla portata, perchè se hai un budget da 500.000 euro in su, certo che la trovi quella che fa per te. Ma se vuoi fare il salto e cambiare il tuo Oceanis 393 di 12 metri con tre cabine doppie e due bagni, interni di ciliegio massello e volumi degni di nota per la sua metratura, e ti propongono per 300.000 euro un Beneteau 45, tre cabine e due bagni di pari grandezza, interni in masonite e plastica……. beh, al di là della doppia ruota e spazi più ampi in coperta, non mi puoi certo convincere che Cristo è morto di freddo…. Non credo dunque che andrò più al salone nautico, almeno, sicuramente non più a quello di Genova.

  4. Andrea says:

    Ho visitato il salone ogni anno dal 95 fino al 2014. Per lavoro mi sono trasferito in Inghilterra e quest’anno ho visitato salone Southampton.

    Molto ben organizzato. Ogni barca visitabile senza appuntamento e senza coda. Sia vela che motore dal 30 al 70 piedi aperte a chiunque.

    Tanta nautica minore, tender, piccole barche vela e a motore, tantissimi stand per lo shopping chandler e abbigliamento. Tante opportunità per catering e tutto a normali prezzi di mercato.

    Biglietto online per famiglia di cinque 30£ parcheggio vicino 8£. All’interno disponible area gioco recintata per I più piccini .

    Excelente. A parte l’atmosfera di crisi che pervade Genova da qualche anno, Southampton e’ già uno splendido day out per la famiglia, senza costi esosi e tantomeno atmosfera snob, neppure davanti alle barche sopra 40′.

    Viva l’Italia, scrivo ‘già ‘ certo che il salone diventerà presto una bella giornata per grandi e piccoli con tanto entertainment e immancabili e necessari aspetti tecnici.

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