
Nasce il comitato per il Parco nazionale di Portofino. A guidarlo è l’ex presidente Girani – La nostra intervista
- 8 Marzo 2021
Si è conclusa la Transat Jacques Vabre per tutti gli skipper italiani impegnati: dopo il nono posto di Alessandro Di Benedetto tra gli IMOCA 60 è stata la volta degli arrivi tra i Class 40. Bett 1128 con Mura-Manuard e Fantastica con Raspadori-D’Alì hanno dato vita a un arrivo quasi in volata a Itajai, con Bet che ha conquistato la dodicesima piazza e Fantastica la tredicesima.
Una regata tutta in salita per le due barche italiane, soprattutto per Bet: prima il disalberamento in Biscaglia risolto con incredibile tenacia, poi la rottura del bompresso quando si trovavano in pieno recupero, riparato e poi vittima di una nuova avaria. Per Fantastica una sosta obbligata alle Canarie a spezzare il ritmo, per riparare un problema alle stecche della randa. Raspadori e D’Alì hanno avuto poco tempo per la messa a punto della barca e forse il ritardo nella fase iniziale della regata è imputabile proprio a questo, dato che le capacità tecniche di quest’equipaggio sono assolutamente fuori discussione.
La flotta dei Class 40 aveva un entry list veramente di alto livello, con i vincitori di GDF Suez che hanno imposto un ritmo infernale alla regata. Dispiace che i nostri abbiano dovuto affrontare diversi problemi che hanno impedito loro di dimostrare tutto il potenziale a disposizione.