SFIDE: la Mini Transat al passaggio delle Canarie

Al quarto giorno di regata, la flotta dei Mini sta affrontando l’approccio all’arcipelago delle Canarie

17 November 2013 | di Redazione Daily Nautica

 

 

I primi quattro giorni di regata della Mini Transat sono stati davvero veloci a causa di una burrasca lungo le coste portoghesi, con medie di miglia percorse nelle 24 ore strabilianti (285 quelle percorse da Pedote due giorni fa) e inevitabilmente molte rotture e avarie. I primi giorni, infatti, il sito della regata stilava tristi bollettini di guerra dei Ministi che avevano dovuto abbandonare, in seguito a incidenti, soprattutto agli alberi e ai timoni, sollecitati in modo eccessivo nei venti a 35-40 nodi.

Fra i Proto, ha dichiarato il suo abbandono uno dei favoriti, Gwenolhé Gahinet, mentre fra i Serie Ian Lipinsky, un altro che puntava al podio, ha disalberato subito la prima notte.

Altri concorrenti che avevano fatto scalo lungo le coste portoghesi hanno infine ripreso la rotta ed ad oggi, domenica 17 Novembre, sono rimasti in gara 23 Proto e 41 Serie.

 

In queste ore la flotta sta affrontando l’arcipelago delle Canarie, dove un cancello è posto al largo di Arrecife (Lanzarote), iniziale porto di arrivo della prima tappa, per permettere a chi lo voglia di fare uno scalo di massimo 72 ore per riparare i danni subiti i primi giorni. Per ora, sono due i Proto ad essersi fermati, quello di Nicolas Boidevizi e di Julien Pulve, ma altri Mini hanno già annunciato la loro intenzione di fare scalo. Fra questi, per ora, nessuno degli italiani. L’approccio dell’isola e dell’arcipelago è delicato: le istruzioni di regata prevedono che dopo il cancello di Lanzarote, l’isola di La Palma dev’essere lasciata sottovento, a dritta. L’isola più grande delle Canarie, che è anche quella situata più a Nord Ovest, è alta 2000 metri, con conseguenze facili da immaginare sui cambiamenti di vento repentini che si possono creare.

 

La scelta tattica dirimente sarà poi quella fra “l’opzione Sud”, per cercare Alisei più stabili in questa stagione, oppure non allontanarsi troppo dalla rotta ortodromica. Al rilevamento delle 4 di oggi, i primi tre Proto ad aver passato Lanzarote, hanno scelto l’uno (Giancarlo Pedote, Prysmian) una rotta decisamente a Sud, gli altri due (Bertrand Delesne e Benoit Marie) quella “più corta”. Staremo a vedere chi avrà “preso il filo più lungo”….

 

I sei italiani in gara stanno andando fortissimo, inorgogliendo tutti! Se Giancarlo Pedote sul suo 747 di ultima generazione continua a menare le danze, l’altro Proto tricolore di Michele Zambelli (Fontanot, che ha 12 anni) non è da meno in quanto a performance e al rilevamento delle 4 aveva guadagnato un posto dalle 12, conquistando l’11esima posizione. Diciamo che gli anni del barchino sono compensati dalla grinta del giovane romagnolo!
Fra i Serie, Alberto Bona (Onlinesim.it) divora miglia ed avversari, e alle 4 filava a 10 nodi in un’incredibile 8° posizione. Anche Andrea Iacopini (Umpa Lumpa) sta facendo una bella regata, piazzandosi nel gruppo centrale al 23°posto. Bravo e costante anche Federico Fornaro (Raw News),  che navigava alle 4 con un vento sui 19 nodi da Nord, ed è 33°, mentre Federico Cuciuc (Your Sail) ha ripreso una rotta “normale”, dopo una preoccupante rotta a Est per qualche ora ieri.

 

Tutto bene quindi, la prima grande tappa sta per rimanere sulla scia, tappa che rappresenta anche l’ultima terra (si spera) prima del Grande Salto di circa 2700 miglia fino in Guadalupe.

 

A presto con gli aggiornamenti,

 

Francesca Pradelli

 

 

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