SPECIALE NAUTICO – Vi presentiamo l'innovativa Barca Laboratorio

Al Salone 2012 non mancano i progetti innovativi: a promuoverli sono spesso giovani ingegneri come quelli che hanno realizzato la Barca Laboratorio

8 October 2012 | di Redazione Daily Nautica

In un Salone Nautico 2012 dove le contingenze economiche impongono poche novità, a Genova arrivano spunti interessanti dai giovani progettisti che con determinazione portano avanti idee innovative da applicare alla nautica. Abbiamo parlato con gli ingegneri Bayati e Orlandini del Politecnico di Milano, che con Lecco Innovation Hub hanno presentato al Salone Nautico 2012 la loro “Barca Laboratorio”, un progetto molto interessante che ha colpito la nostra attenzione per la sua particolarità. Il modello esposto al Salone Nautico di Genova è stato realizzato da un team di ricercatori del Dipartimento di Meccanica del Politecnico di Milano, coordinato dal Prof. Fabio Fossati.

 

Come potete vedere in foto, la barca, un Comet disegnato da Vallicelli, è stata dotata di una particolare struttura in acciaio che si appoggia sui punti di maggiore carico. Su questa struttura sono state applicate delle scatole di rilevamento che,tramite dei sensori, trasmettono a un software tutti i dati relativi ai carichi che insistono sulla struttura dello scafo.

 

Come ci hanno spiegato Bayati e Orlandini, il nome della barca deriva dal suo obbiettivo: raccogliere dati riguardanti gli sforzi applicati alle strutture dello scafo, da utilizzare per lo sviluppo e il perfezionamento di modelli futuri. Per questo motivo la Barca Laboratorio non verrà prodotta ma servirà come campo di studio e ricerca  per nuovi progetti tecnologicamente avanzati. I rilevatori degli sforzi verranno applicati anche alle vele, per ottenere dati importanti sulla loro forma e per individuare i migliori profili in ogni condizione. A tal proposito i test verranno fatti su materiali differenti così da poter monitorare il comportamento delle vele in varie condizioni. La Barca Laboratorio andrà in acqua nei prossimi mesi e come ci hanno anticipato gli ingegneri del Politecnico di Milano, con ogni probabilità i test verranno effettuati in acque interne, dove è più facile trovare condizioni di vento stabile, spesso intenso.

 

Mauro Giuffrè

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