Tassa sui posti barca: ecco come sarà

Al vaglio del Consiglio dei ministri una tassa relativa ai posti barca delle imbarcazioni.

5 December 2011 | di Redazione Daily Nautica

La bozza di manovra al vaglio del Consiglio dei ministri prevede una tassa relativa ai “diritti di stazionamento” delle imbarcazioni in porti marittimi nazionali. Si legge nel testo: «Dal primo maggio 2012 le navi e le imbarcazioni da diporto nazionali ed estere, che stazionano in porti marittimi nazionali, navighino o siano ancorate in acque pubbliche anche se in concessione a privati sono soggette al pagamento della tassa per ogni giorno o frazione di esso».

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L’imposta sui posti barca arriverà a partire dal maggio del 2012, e il pagamento sarà in funzione della metratura secondo il seguente schema:

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-Imbarcazioni da diporto di lunghezza da 10,01 a 12 metri: 7 euro al giorno

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-Imbarcazioni da diporto di lunghezza da 12,01 a 14 metri: 12 euro al giorno


-Imbarcazioni da diporto di lunghezza da 14,01 a 17 metri: 40 euro al giorno


-Imbarcazioni da diporto di lunghezza da 17,01 a 24 metri: 75 euro al giorno


-Imbarcazioni da diporto di lunghezza da 24,01 metri: 150 euro al giorno

La tassa, si legge ancora, «è ridotta al 50% per le unità da diporto sopra indicate che si trovino in un’area di rimessaggio in secco, per i giorni di effettiva permanenza in rimessaggio. In questi casi, l’importo della riduzione è deducibile da quanto dovuto per gli anni successivi secondo le risultanze dei relativi contratti di rimessaggio, da conservare secondo i termini di legge. Gli importi non deducibili possono essere rimborsati con le modalità definite dall’Agenzia delle Entrate». Inoltre, il provvedimento non si applicherà «alle navi ed imbarcazioni da diporto di proprietà o in uso allo Stato e ad altri enti pubblici, a quelle obbligatorie di salvataggio, nonché ai battelli di servizio, purché questi rechino l’indicazione dell’imbarcazione o della nave al cui servizio sono posti».

Una vera e propria tassa sul lusso: sono lasciate fuori le imbarcazioni fino a 10 metri, possedute dalla maggioranza dei diportisti (ci si aspettava qualcosa di più catastrofico), ma i risvolti potrebbero rivelarsi tragici: come ricorda Fabio Pozzo in un articolo su LaStampa.it, un simile tentativo fu perpetrato da Renato Soru in Sardegna. Con il risultato del calo del 35% dei fatturati delle aziende che fornivano servizi legati alla nautica. La tassa fruttò inoltre la metà dei costi di esazione. In Italia abbiamo la memoria corta…Incassiamo e aspettiamoci un boom nell’offerta di imbarcazioni lunghe 9,99 metri.

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Il governo Monti ha improntato il suo programma di riforme all’equità e alla crescita. In questo caso, evidentemente, ci siamo persi qualche passaggio. Fateci sapere, come sempre le vostre posizioni.

Eugenio Ruocco

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63 commenti

  1. giovanni de luca says:

    ma invece di dare 30.000 € al mese al ministro Monti perchè non abbiamo dato 1350 € al rag. Ugo Fantozzi? I risultati sarebbero di sicuro stati migliori.

  2. Maurizio says:

    Salve, vivo in Friuli e già per gli iniqui ed assurdi accertamenti fiscali, molti si sono già diretti alle Marine di Slovenia e Croazia.
    Ora, con il decreto “salva-bilancio dello stato” e uccidi l’economia italiana, assisteremo ad un rilancio del diporto di Slovenia e Croazia. Già vedo come si sfregano le mani i loro “veri” Ministri dell’Economia.

    Però, secondo alcuni scienziati eletti, un riccone che possiede una barca a vela di 30 anni, comperata come carretta del mare e pazientemente rimessa a posto con il sudore della fronte, rinunciando a cene, regali, vacanze, solo per la passione del mare, bene, è giusto che paghi questo ricco schifoso che guadagna 1.500 euro al mese!
    Già che ci siamo, nessuno ha IBAN personale dei singoli Ministri così gli si fa un bonifico, poverini, con quel poco che guadagnano.

    Preciso, sono un’economista, laurea, Master internazionale, ecc ecc, guadagno quanto un operaio e mi vengono i peli dritti, leggendo una manovra economica come questa.
    Sono già sommerso di mail di grasse risate, dai colleghi economisti americani ed inglesi.

    W l’Italia, come diceva Elio? La terra dei Cachi

  3. RODOLFO NAPOLI says:

    A A A…… REGALO CON URGENZA LA MIA BARCA DI 16 METRI ENTRO IL 1 MAGGIO 2012 …..PRIMA CHE SARO’ COSTRETTO A PORTARLA IN “MONTI” LONTANI, DOVE IL “MONDO” E DIVERSO.
    E PRIMA CHE MI “MONTI” LUI DIETRO BATTO LE GAMBE E VIA…..
    GRAZIE DI VERO CUORE PRESIDENTE, CHE DIO LA BENEDICA A NOME DI TUTTI I DIPORTISTI ITALIANI , “E BASTA”… PERCHE’ GLI STRANIERI QUI NON VENGONO FINO AL 2014.
    PER FINIRE BUON NATALE SUI MONTI

    QUESTA STORIA SECONDO ME , FINISCE MALE……

    RIVOLUZIONE !!! RIVOLUZIONE!!!! RIVOLUZIONE!!!

    E CHIARO A TUTTI CHE MONTI NON POSSIEDE BARCHE, MA UNA DISCRETA VILLA IN MONTAGNA…. QUINDI………..SE NE FREGAAAAAA DI TUTTI NOI……..

    SALUTI A TUTTI DA HEIDY

  4. silvio catola says:

    Sono titolare di Yachting Club Cinquale, scuola nautica, quindi in possesso di 2 barche da 13 metri una avela ed una a motore……………Chiudiamo?

  5. Daniel says:

    Classico dell’Italia…prima niente e poi ora un TOT al giorno oltre il transito o il posto barca.
    Se vogliono tirare su un’pò di soldi potrebbero mettere la COSIDETTA VIGETTA come in Croazia e Montenegro e altri stati,e forse sarebbe anche giusto…ma non un tot al giorno che senso avrebbe,tanto chi ha le barche grosse le porta in Francia o altrove e poi chi ci smena e deve pagare saranno sempre i piccoli.
    FATE LE COSE CON LA TESTA….

  6. Claudio says:

    Unificare la legge senza tenere conto dell’anno di fabbricazione o altro, è semplicemente VERGONOSO !!!!!

  7. velista says:

    se continua cosi il vero lusso sarà di restare vivi …….. che tristezza

  8. luigi valtorta says:

    Bene Monti.. Bravo !! Cosi’ facendo raggiungi il risultato di ammazzare uno dei pochi comparti produttivi ancora in grado di generare sviluppo !! E’ mai possibile che questi immondi non capiscano che la stragrande maggioranza di chi ha una barca la possiede senza avere redditi milionari e a fronte di scarifici, rinunce, solo per passione ? Ho una vecchia barca in legno del 1976, di 13 mt, che vale ( pura teoria perche’ ora e’ invendibile ) come un’auto di media cilindrata e mi costa(va) all’anno quanto spende un’appassionato di montagna andando a sciare nella stagione invernale… E allora a perche’ non tassano anche gli sci , e gli scarponi, e gli skylift , per equita’ vera ?????? Mi hanno gia’ stracciato gli attributi con accertamenti fiscali a causa della ” mostruosa ricchezza ” dovuta ai calcoli induttivi basati su realta’ extraterresti e visionarie…
    Ora non posso piu’ permettermela perche’ la nuova tassa di stazionamento non riusciro’ a pagarla.. Dovro’ cancellare la barca dai registri, togliere motori ed attrezzature.. od affondarla e dichiarare la perdita. Alla fine vedrete che i marina si svuoteranno e lo stato incassera’ meno di quello che introita ora dall’indotto che andar’ sicuramente persuto.
    Luigi

  9. francesco says:

    Cose folli!!! ho telefonato ad Orsera (Croazia),il ponte dell’otto andrò su a stipulare il contratto con il marna…si spende mano anche di posto barca!!!

  10. edoardo says:

    LA FINIAMO DI DIRE CHE SONO BENI DI LUSSO… IO NON SONO RICCO, HO UN 10,30 A VELA, PAGATO COME UNA MACCHINA NORMALE… MA STIAMO SCHERZANDO… E ORA CHE FACCIO BUTTO TUTTO NEL CESSO… PERCHE’ NON AFFONDIAMO TUTTE LE BARCHE COSI ALMENO CI TOGLIAMO IL PENSIERO…
    SONO AMAREGGIATO… E PENSO A TUTTI QUELLI CHE CON TANTI SACRIFICI FATTI NON SOLO VEDONO SVANIRE UN SOGNO, MA ANDRANNO ANCHE IN DIFFICOLTA’, PERCHE’ NON E’ CHE A CHI A LA BARCA NON HANNO MESSO L’ICI, O NON RISENTO DI TUTTE LE ALTRE MISURE… COME SE POSSEDERNE UNA FOSSE UNA GRAVE COLPA…

  11. Anna Maria says:

    La mia barca è di 10,15 metri, io non mi sento di possedere un bene di lusso…

  12. Sandro says:

    Sono un operatore della nautica da diporto e sono incavolato (uso termini ripuliti) di quanto il governo ha appena partorito per risolvere i problemi urgenti del paese. Oltre che incavolato sono veramente stupito e attonito che questi tanto vantati professori esperti della Bocconi siano riusciti ad inventarre un modo sicuro per smantellare un comparto produttivo e commerciale che da lavoro a migliaia di operai . Ci avevano detto che questo governo si era impegnato a rilanciare l’economia.Per fare questo bastava un imbecille qualsiasi e potevamo così risparmiare gli onorari ai professoroni. Mi stupisce anche il comportamento dell’Ucina che non si dimostra affatto energica nel contrastare dette disposizioni e rappresentare meglio il settore nautico.
    Buona navigazione a tutti.
    Sandro

  13. Antonio says:

    Racconto in breve la mia storia che la dice lunga in merito: acquistai, finalmente, nel 2010 un’imbarcazione di ml. 10,70, del 1989, (spesi meno di €. 25.000,00) per una grande passione per il mare e, fortunatamente, accompagnato dalla mia famiglia -moglie e tre piccoli figlioli-. Ho trascorso due splendide estate (agosto 2010 ed agosto 2011) spendendo molto meno di una settimana in un villagio-vacanze.

    La cosa tragica è che nel mese di Ottobre c.a. la società dove lavoravo da oltre 10 anni, a causa di mancanza di nuove commesse, ha chiuso battenti e mi sono ritrovato disoccupato ed essendo l’unico portatore di reddito il primo pensiero è stato quello di vendere la mia tanto amata imbarcazione al fine di poter garantire sostentamento alla mia famiglia.
    Dopo innumerevoli annunci, visite e promesse di acquisti, finalmente nel mese di Novembre trovo l’acquirente e fissiamo la data del 5 Dicembre c.a. in agenzia per la stipula dell’atto di compravendita con il contestuale pagamento dell’importo di vendita. Appuntamento alle ore 18,00 e tempestiva telefonata dell’acquirente alle ore 17,45 di completa disdetta a causa delle nuove tasse a cui sono soggette le imbarcazioni.

    Non ho parole per ringraziare la manovra finanziaria del nuovo governo: non so quando riuscirò a venderla e a quale prezzo -sicuramente la dovrò svendere, qui nessuno più acquisterà queste tipologie di imbarcazioni e se la tassa sarà relativa al mero possesso, conviene rottamarle.

    I detti antichi sono infallibili: “il cane morde sempre lo stracciato”; “sopra la scottatura mettiamo l’acqua bollente” e così via.

    Mi permetto, per le mie disavventure della serie “fantozzi”, di esprimere un giudizio sul lavoro che il nuovo governo si vanta di aver realizzato in soli 17 giorni: troppo poco tempo, sopratutto per un nuovo esecutivo. Non dimentichiamoci che “la gatta per fare presto fece i figli ciechi”

    Chiedere in questo modo agl’italiani di fare una “colletta” per sanare il debito pubblico sembra proprio la “colletta” che facevamo da ragazzini per ripagare il vetro che avevamo rotto giocando a pallone. Così è troppo semplice!!!!!!!!!

    Le leggi, specie di questo tipo, andrebbero fatte da chi ha fame e non da chi non la soffre o non la mai sofferta, sempre della serie “il sazio non crede a chi sta a digiuno”.

    Scusate se vi ho annoiato con qualche vecchio “detto” ma sono la saggezza dei popoli.

    Caro Governo a chi devo rivolgermi per trovare una nuova occupazione a 38 anni, e se non venderò la mia imbarcazione cosa darò da mangiare alla mia famiglia?

    Scusate, nuovamente, dello sfogo.

    Cordiali saluti a tutti

  14. Pierangelo says:

    I vecchi bisogna farli fuori da piccoli..

  15. Pierangelo says:

    BURLANDO!!!!! Dove sei??????

    Sei stato il miglior Ministro per il nostro settore!! Ora ti distruggono la portualità della nostra Liguria.

    Fatti sentire!!!

  16. Pierangelo says:

    Non si è ancora capito se il decreto colpirà tutte le imbarcazioni italiane e non di proprietà o risalenti a soggetti italiani o anche gli stranieri.

    Sono un operatore del settore, comandante di una vela da 23 metri, bandiera italiana, di proprietà di un privato francese e ormeggiata stabilmente in Italia (Dove abito io e il resto dell’equipaggio).
    L’armatore mi chiederà perchè pagare una tassa all’Italia dal momento che lui le tasse le paga già a casa sua.
    Risultato:
    Imbarcazione trasferita, equipaggio a casa e un Marina con decine di dipendenti e milioni di investimento

  17. Pierangelo says:

    Mi piace pensare che quanto scritto e sentito circa l’entità delle cifre possa essere ridimensionato nella reale stesura del decreto aapplicativo.

    Domanda: perchè una seconda casa da 200 mila euro in campagna è cosa da poveri rimbambiti vecchietti e una imbarcazione a vela o motore da 200 mila euro rappresenta lusso ostentato, inclinazione alla evasione fiscale e altre oscenit

  18. Mauro says:

    Sono un operatore del settore e sono addolorato per alcune storie qui lette. Tuttavia il mio commento risulterà sicuramente impopolare, ma credo che la dobbiamo smettere di dimostrarci i soliti italiani, sempre pronti a lamentarci quando ci viene toccato qualcosa.
    Chi come me opera nel settore, deve conoscere tutti i rischi legati a questo mercato, chi è appassionato di nautica anch’esso non può trascurarli prima di acquistare una imbarcazione.
    Credo che il Governo Monti stia mettendo in pratica delle reali soluzioni per portare fuori il paese da questa profonda crisi, sebbene il decreto non sia esente sicuramente da errori, è qualcosa di soprendente che sia stato completato in 18 giorni.
    Il governo rispecchia sempre il suo popolo, ma questa volta credo che abbiamo un regalo, forse un qualcosa che noi italiani neanche meritiamo e che probabilmente vogliamo distruggere dimostrandoci come al solito contraddittori, contro chi ha lavorato con estremo impegno e competenza. E non nego che è la risposta del popolo italiano che è quanto più mi preoccupa in questo momento.
    A chi non piace l’Italia che se ne vada, per gli altri credo sia arrivato il momento di soffrire in silenzio e magari dare il suo contributo per migliorare il paese e non distruggerlo con la solita “contrarietà a prescindere”.
    Nonostante sia la mezzanotte passata, torno ora a lavorare, per rivedere tutti i miei piani marketing stravolti da questi cambiamenti che spesso nel mercato si tramutano in opportunità. Altri invece al posto mio avrebbero detto “vieni Monti a dirmi che devo fare di questa attività nautica”, questione di prospettive, di essere disposti a soffrire e della reale volontà di cambiare noi stessi per diventare degli italiani migliori in una Italia più bella.

  19. Tiziana says:

    I valori sopra esposti sono errati
    Da 10,01 a 12 mt euro 5 giorno
    Da 12,01 a 14mt euro 8 giorno
    Da 14,01 a 17 mt euro 10 giorno
    Così già meglio!!!!!
    Speriamo ancora in un ritocchino!!

  20. Enzo says:

    da pochi giorni che ho preso la patente, lo desideravo farlo da anni quasi quasi non la vado neanche a ritirare.

  21. Paolo says:

    Tra i diportisti sono note le frasi : “per gli inglesi possedere una barca è una tradizione” – per i francesi possedere una barca è un lusso”, per gli italiani possedere una barca è un reato” !
    Quindi aspettiamoci anche il peggio !
    Il dissesto finanziario e la crisi in cui ci troviamo è stata causata solo da chi posside barche oltre i 10 metri ancorché pagate con denari guadagnati legittimamente già assoggettati a tutte le tassazioni vigenti. Costruire barche produce lavoro oppure no ?

    La soluzione è trovare gli evasori totali e per fare questo basterebbe togliere per due anni la moneta dalla circolazione e sostituirla con la moneta di plastica. Naturalmente questo funziona solo per il ceto medio e per la gente del popolo. Chi guadagna ed evade o elude grandi capitali sa bene come fare, magari aiutato dalle tante leggli esistenti. Quante prime case esistono senza essere tali ?
    Ritornando alla nautica, accetto il pagamento della vecchia “Tassa di Stazionamento” ma che venga modulata e modellata tenendo conto dell’ età dell’ imbarcazione.

  22. maddi says:

    Cosa pretendete? Non puoi fare una legge su un argomento di cui non sai assolutamente nulla…. cosa vuoi pretendere da uno che si chiama MONTI? Qualcuno dovrebbe dirglielo che una barca a motore costa x volte di piu di una a vela…. senza pensare ai costi di gestione…. che dite, glielo diciamo che un oyster di 14 metri costa 5 volte un bavaria di pari dimensioni?

  23. Giovanna says:

    c’è chi fa sacrifici enormi per realizzare il suo sogno, si prende una barca di 20’anni e se la ristruttura piano piano ….ogni week end, estate o inverno, ci dedica tutto il tempo,impara a fare qualsiasi lavoro per risparmiare e deve pagare una tassa di 7 euro al giorno oltre al costo del posto barca annuo che è già altissimo….. Non ci siamo…. le auto sono di lusso se sopra i 170 cavalli e le imbarcazioni???? non sarebbe più giusto pagare in base al valore di mercato dell’imbarcazione?
    io ed il mio compagno dobbiamo vendere una barca appena comprata , dove abbiamo investito tutti i nostri risparmi , per questa tassa? vi pare giusto?

  24. Stefano says:

    Buonasera si puo sperare che quelli come me che hanno una scuola nautica e che lavorano con la barca possano esserne esentati da una tassa che veramente ci farà chiudere bottega .. Grazie stefano

  25. Umberto says:

    Eccoci qua!
    Posseggo un’imbarcazione di famiglia disegnata e fatta costruire da mio padre negli anni settanta, ovviamente tutto legno sacrifici e sudore; la cosa bella è che la sua lunghezza è di 10,02 mt. Secondo quale logica dovrei pagare la stessa tassa di un’imbarcazione di 12 mt fresca solo di qualche anno ed il cui valore commerciale può arrivare fino a 10 – 20 volte quello della mia!?!?
    Sarebbe molto più giusto e logico ripristinare la vecchia tassa di stazionamento che, sebbene molto più articolata, prevedeva una serie di parametri che tenessero presente “vetustà” e “tipologia di imbarcazione” che, in fin dei conti, relazionano l’importo della tassa a quello che potrebbe essere più vicino ad una corretta valutazione commerciale del bene!

  26. Gianfranco says:

    Ma non dovevano tassare un pò di più i ricchi? Pagherei volentieri se potessi permettermelo, ho proprio voglia di dare una mano per uscire da questa tremenda crisi! Il fatto è che la tassa non è minimamente correlata nè al valore patrimoniale dell’ imbarcazione nè alla situazione economica del proprietario (ritenuto ricco solo perchè proprietario, appunto); è una vera mannaia che cala indistintamente su tutti (ricchi e poveri) senza un minimo di distinzione. Complimenti ai nostri “tecnici esperti”, si richiedeva, agli esperti, fermezza e competenza: vedo solo la fermezza. Modestamente saprei legiferare anch’io in questo modo! Ho, però, quasi una certezza: NON credo che una simile legge potrà essere applicata, è troppo stupida. In caso contrario …. non so proprio cosa farò…. dovrò liberarmi della mia amata barchetta (12 metri a vela del 1990) e, col ricavato, mi comprerò una mountan-bike. Auguri a tutti gli appassionati di vela, ne rimarranno pochi !!

  27. Giuliano says:

    Ho un’ imbarcazione del 1960, (mt. 10,31 f.t.) l’ho acquistata nel 1988, era un relitto. Prezzo d’acquisto lire 365.000 (atto notarile alla mano). Ho imparato a fare ogni tipo di lavoro per poterla “curare” personalmente. Ho due figli giovani e questa barca è uno dei loro punti di riferimento: nel periodo invernale la sognano e il mese di agosto la vivono, disposti come me e mia moglie, ad ogni sacrificio “possibile” per non perderla mai. Sono cresciuti, se non addirittura “nati” lì dentro. Godo della loro stima incondizionata per essere riuscito a mantenerla decentemente fin qui ! Al Governo che piange, qualcuno dovrebbe dire che al di sotto di un certa lunghezza la barca non è un bene di lusso, ma un bene affettivo che contribuisce a migliorare i rapporti familiari e umani e la qualità della vita, oltre a sviluppare l’amore per la natura. Una barca piccola, sotto i 15 metri non è un lusso, non è costoso mantenerla più di tanto. Chi è “ricco” veramente non sta scomodo in poco spazio, in un bagnetto angusto, in cuccette in comune, senza frigorifero, senza aria condizionata, etc. ma lo sappiamo che cos’è il lusso o no ?? Come si fa a tassare con cifre di questa portata un mezzo che ha un valore inferiore ad una normale autovettura. Allora sono da tassare anche i camper ! Spesso costano molto di più di una vecchia barca.
    Contribuiamo sì ma in relazione al valore della barca, all’età che ha, al fatto che sia d’epoca o meno etc. Forse questa non doveva passare come una tassa patrimoniale e allora è stata trasformata in una tassa di soggiorno.

  28. Mariangela says:

    Ci vogliono togliere un sogno, e fare diventare una passione un privilegio da ricchi. Non è giusto.

  29. massimo ambrogini says:

    Sono un operatore del settore, purtroppo,e ritengo che quest’ultima mossa possa dare un definitivo K.O. al nostro gia’ moribondo mercato. Mi chiedo ,con apprensione, e le decine di barche ritirate in permuta dalle varie aziende nautiche, come la mia, che giacciono invendute nei piazzali dovranno pagare il 50% della nuova tassa di stazionamento? Credo che realmente , nella maggior parte dei casi ,convenga cancellarle e smaltirle a pezzettini…

  30. Luca Eichenberg says:

    Scriviamo, scriviamo………Abbiamo perso il senso della rivoluzione.
    Anch’io barca di 25 anni presa a rate ancora da pagare per il 90%. E ora che ne faccio?

  31. charly 1000 says:

    Non ho capito bene alcune cose:
    – perché un costo calcolato su base giornaliera e non una tariffa annua ?
    7 euro al giorno sembra il costo di una pizza e quindi fa meno effetto di 2.500 euro ?
    Di solito si fa il conto al contrario: un cosa costa 365 euro all’anno e se voglio saperlo faccio il conto e so quanto mi costa al giorno, così tanto per saperlo, in questo caso 1 euro.
    – 7 euro al giorno per tutti i 365 giorni dell’anno oppure 7 euro al giorno per i soli giorni di utilizzo ?
    – La vecchia tassa di stazionamento (che era più logica) doveva essere pagata comunque con periodicità annuale ma se la barca era in acqua. ( ricordo male ?).
    Se tenevi la barca sul piazzale non eri tenuto a pagare la tassa.
    – Adesso se anziché svendere, regalare o affondare la mia barchetta volessi ricoverarla nel cortile di casa devo comunque pagare il 50% ?

  32. Giampy Zaffiro says:

    Quando decisi di acquistare uno Zaffiro 34 (usato2002), nel 2004 per 2 camere all’Argentario volevano dai 300 ai 400.000 euro. Spesi 1/4 a rate di quello che chiedevano e mi feci il mio appartamentino galleggiante sul mare. Mi muovo con assoluta parsimonia intorno al promontorio con navigazioni di 10 minuti, e non mi sento ricco. Sbaglio qualcosa?

  33. edoardo says:

    sono scioccato,
    giusto quest’anno con i pochi risparmi che avevo ho preso un 10,40 mt. e per 40 cm mi trovo a pagare 2500 euro l’anno… non posso farcela… ma chi la compra la mia barca … sarà svalutata ora, alla faccia del rilancio… chissà quanti come me… è vero che c’è chi sta peggio ma in questo modo si manda a bagno tuttu il settore… peccato addio mareeee

  34. fabrizio says:

    ho una barca di 14,40 del 1986 alla quale dedico il mio tempo libero,penso che questa manovra annunci il funerale della nautica, ho colto molta preoucupazione dei lavoratori e operatori del settore,nel mio caso dovro svendere la mia barca che ha gia un valore poco significativo non come considera il sig Monti bene di lusso, spero che il governo metta a disposizione dei piazzali dove persone come me che non possono pagare la tassa possono rimessare la barca in attesa di qualche super ricco che la acquisti, se qualcuno ha una soluzione sara’ bene accettata.

  35. massimo says:

    Scusate dove sono le associazioni di categoria??
    dopo anni di sacrifici ho comprato una barca a motore di 14,3metri usata ,la nautica è la mia passione,appena posso vado al mare per pulire,lucidare e mantenere efficente la mia imbarcazione,evitando talvolta di uscire in mare per non avere ulteriori costi. (l’aumento dei carburanti)
    Ad oggi il modo di vivere la barca possa essere condiviso oppure no
    era solo un problema mio, ora, secondo questi emeriti trogloditi, dovrei pagare 14600 euro anno
    inoltre una barca di 14mt la equiparano ad una di 17mt
    Complimenti……..
    pronto per la Francia!!!!

  36. ettore felicioni says:

    dovranno rivederla questa assurda tassa che dovrebbe entrare in vigore il prossimo maggio. Appena quando si renderanno conto di averla fatta veramente fuori dal vasetto,correranno ai ripari.Bastava mettere una tassa pro rata ,settimanale, mensile,annuale del 5x cento sul costo dell’ormeggio x tutti. Diversamente,le barche dovranno essere tutte di mt 9,99, e il mondo intero ci ridera’ dietro.

  37. paolo says:

    Ma questi tecnici non dovevano essere esperti? Sicuramente di nautica non capiscono niente! E la Marcegaglia non rapresenta anche l’industria nautica? come fa a essere soddisfatta della manovra? Ma da chi siamo governati e rappresentati? Se anche in altri settori si e proceduto con simili competenze siamo alla frutta…. POVERA NAUTICA….

  38. Federico says:

    Iniziative dei diportisti come, ad esempio, un blocco dei porti commerciali, sarebbero deprecabili?

  39. ANDREA says:

    E’ veramente un’assurdità ! al limite come già accennato è molto più giusta una tassa in base ai cavalli del motore tenendo conto anche dell’anzianità della barca .per non penalizzare + del dovuto gli appassionati di mare e di vela.

  40. Francesco says:

    Il fatto è che non si è affrontato il problema in termini razionali, tanto meno si è cercato di comprendere le ricadute sulle varie casistiche…….serviva dare un contentino a chi ha chiesto a gran voce che si dovevano varare misure “punitive” per i ricchi in modo da far passare provvedimenti impopolari sulle pensioni e sulle prime case. Ma con due provvedimenti ingiusti non si fa giustizia e tantomeno ……

  41. spero che qualche tecnico più esperto del settore proponga l’esenzione sulle imbarcazioni da diporto registrate per locazione e noleggio, ovvero barche che svolgono esclusivamente un’attività di lavoro, regolarmente tassata, e non possono essere certo considerate un lusso. Dopo l’entrata in vigore della normativa sulla Nautica che ha imposto per questa attività i Titoli per i conduttori, i corsi IMO, il certificato beiennale di idoneità questa ulteriore tassa metterà in ancor più in grave difficoltà l’attività del charter nautico che costituisce un’attività economica rilevante in un paese come il nostro con migliaia di chilometri di coste e di isole.
    Attività di rilievo che dovrebbero essere tutelate e non affossate e sopratutto per le barche a vela che hanno anche una valenza ambientale.

  42. Antonio Lombardo says:

    Sono un operatore nautico che ha sede al confine con la francia (Imperia). Tale manovra non mi pare che rispetti equità giustizia e sopratutto sviluppo. Noi del confine per sopravvivere dovremo emigrare all’estero per seguire i nostri clienti o meglio torvarne di nuovi. Chi potrà, fuggirà lasciando la desolazione nei marina italiani ove si moltiplicheranno i fallimenti e le chiusure di attività connesse (bar, ristoranti, ferramenta, chandler, cantieristica, negozi, etc etc etc . La disoccupazione nei posti di confine (nel comparto) esploderà creando ulteriori costi sociali. Temo che questa manovra alla fine abbia un gettito negativo perchè senza le barche che pagavano l’iva sui posti barca (quelle che possono fuggiranno e i turisti si guarderanno bene dal venire ad oblare), senza l’iva sui consumi, le imposte sulle aziende che chiuderanno senza le imposte sui dipendenti e gli operatori e sopratutto con i costi sociali che tutto questo genererà il conto a mio parere è fortemente negativo.
    Ci aveva già provato Soru in saardegna con un danno economico e di immagine enorme una riduzione della produzione dell’indotto del 35% mai + recuperata. Questa estate a Porto Cervo e Porto Rotondo si trovava facilmente posto (impensabile anni addietro).
    Sanremo un tempo d’estate si popolava di maxiyacht che sostando creavano benessere e gettito fiscale: carburanti (iva e accise) iva sul posto barca, acquisti di viveri, fiori e sopratutto shopping nelle boutiques e nei negozi di Sanremo (molte oggi sono chiuse). Tutto finito o meglio tutto trasferito….a Cannes con grande ringraziamento di “capoccione” come lo chiama Fiorello.
    Speriamo che qualcuno faccia qualcosa perchè lo scenario è oggettivamente gramo.

  43. Giorgio Salis says:

    Nel lontano 2000, dopo la morte di mio padre che mi aveva lasciato un po’ di soldi, invece di comprare casa al mare o in montagna, spesi circa 100 milioni di allora per comprarmi una barca a motore del 1978, lunga 48 piedi (circa 14,75 metri), non in condizioni eccezionali ma sulla quale nell’arco di questi anni ho riversato tutte le mie capacità di bricolatore. La muovo pochissimo (i costi dei carburanti sono alle stelle) ma è una bellissima casetta IN mare. Ho sognato una cosa del genere da quando ero ragazzo. Attualmente il suo valore di mercato (che sino allo scorso anno era di circa 80mila euro) è praticamente nullo. Se le cose restano così l’unica alternativa sarà la demolizione (e non so neppure se possibile e a che costo). Ma penso anche a tutti gli stranieri che venivano in Italia con le loro barche, a tutti i porti pubblici e privati che si sono rinnovati, a tutte le persone che, dal falegname al meccanico, lavorano sulle barche. Che tristezza!!

  44. Alessandro says:

    Spero che qualcuno apra gli occhi a questi tecnici, decisamente inesperti e sprovveduti nei parametri, nel settore della nautica per rendersi conto che le vecchie imbarcazioni non raggiungono neanche il valore della tassa alla bozza di legge del governo. Ma come si può fare una proposta di legge con questi parametri? Altro che scelte eque, direi decisamente scelte improponibili ed inaccetabili, sopratutto per l’effetto boomerang sull’occupazione del settore già in drastico calo nell’ultimo anno. Qualcuno deve alzare la voce per evitare questo disastro economico nel settore dove tutto il mondo ci ammira per inventiva e capacità, doti certamente non manifestate dai tecnici attualmente al governo.

  45. Adriano says:

    …ma qual’è il problema……??? andiamo tutti via da questo paese di merda!!! ricordate…..??? lo diceva pure zio SILVIO………la mia barca ha già bandiera francese……….la porterò in Grecia….meglio pagare loro che mantenere questi quattro farabutti

  46. Marco Petrini says:

    Risulta veramente difficile pensare che Monti abbia preso provvedimenti tanto miopi. Io ho una vecchia imbarcazione del 1989 di 14.3 metri che già ho difficoltà a mantenere, la nuova tassa prevede un ulteriore versamento di 14600 euro. Ho già preso contatti per il trasferimento dell’unità in Croazia, e come me altri amici di banchina in Adriatico . Il risultato di questa nuova imposta sarà il fallimento dei marina italiani che già sono in difficoltà e la perdita di decine di migliaia di posti di lavoro ( per tre posti barca si genera un posto di lavoro nell’indotto), per non parlare del settore manufatturiero nautico: chi comprerà più una barca in Italia??

  47. ROBERTO CARINI says:

    Siamo alle solite,che delusione questi “tecnici” perlomeno rispetto alla tassa di stazionamento, si decidono provvedimenti come il solito,senza pensare che nella fascia dei 10/12 metri, specialmente a vela spesso ci sono persone che con sacrificio e amore per la vela,anzichè farsi un camper si sono comprati una barca di qualche anno e senza alcuna distinzione si applica loro lo stesso importo.
    Si vada a vedere chi è proprietario di barche da oltre 200,000 mila Euro in su, riguardo le loro dichiarazioni dei redditi se possono permettersela,e indagare sulle società di comodo. I porti Italiani sono pieni di queste realtà altro che fare provvedimenti tipo dove coglio..coglio.
    Questo comporta che i soliti furbi fuggono all’estero e noi che con tanto sacrificio, abbiamo una barca di oltre 15 anni, dobbiamo pagare sempre tutto.
    Ma la cosa più drammatica è che, visto quanto accade non trovi nessuno che la voglia acquistare salvo svenderla come il mio caso.
    Inoltre si dice che con questo provvedimento si uccide la nautica ed è vero, ma non pensate che la si è già uccisa con le tariffe degli ormeggi, dove per una barca di appena 11 metri in alcuni posti arrivano a chiederti €200 al giorno e che per l’acquisto di un posto barca come il porto della Concordia a Fiumicino arrivano a chiederti €.150.000 con posto auto €.200,000?
    Io lo ribattezzerei il Porto della Discordia. Non credete?
    Speriamo che qualcuno faccia comprende a questi tecnici che forse qualcosa vada rivista meglio

  48. Carlo says:

    Sono daccordo con Francesco, che diceva che questa tassa farà scappare tutti o quasi tutti i proprietari stranieri che tenevano ormeggiata la propria imbarcazione in qualche porto Italiano.La domanda che vorrei fare al prof. Monti, sà quale è l’economia che gira in un porto o subito fuori ? vedi ferramenta vedi articoli nautici vedi pizzerie vedi risoranti, bar vedi i piccoli rimessaggi ….ecc…quante persone perderanno il posto di lavoro, perchè personalmente penso che molti tenteranno di vendere la propria imbarcazione, io sono uno di quelli con uno zaffiro 34 lunghezza 10,35 mt = 2.550,00 euro solo x possederla…poi tutti gli altri costi da sommare..per vedere se ad agosto si riesce a sfruttarla 15 gg (quelli ci toccano di ferie!)…..x no parlare delle pensioni ed altro….e continuiamo a pagere pensioni a parlamentari x 35 MESI di carica….e stipendi d’oro agli attuali oltre a tutti i benefit……
    P.S. vendo la barca e poi 15 giorni ferie in croazia alla grande!!!

  49. n. biagini says:

    Il legislatore si basa su dati precisi quali, ad esempio, la lunghezza ft di una barca che é un dato inequivocabile.
    Come potrebbe il legislatore tenere conto del fatto che una barca di 11 o 12 m. possa essere vecchia di 30 anni o più ed avere un valore reale modesto, che con il lusso ha poco a che fare?
    Il dato certo é che quella barca ha una lunghezza superiore a 10 m.
    Non può mica stare li a vedere se é a vela o a motore, se é nuova o vecchia, bella o brutta, se vale tanto o se vale poco, chi sia l’armatore (ricco, così così, pensionato, uno che ha rinunciato ad altre cose in favore della vita da lupo di mare nel tempo libero).
    Quello che interessa al legislatore sono i soldi e li pretende a qualunque costo dai soliti ai quali può chiederli a colpo sicuro.
    Quelli che hanno una casa, una barca, una automobile, una moto ( non ho visto riferimenti ai camper….se li sono dimenticati ?).
    Mi dispiace fare della polemica su un argomento futile come una barca in un momento in cui ci sono problemi grandissimi che coinvolgono il mondo intero.
    Ma il sistema economico si regge anche sulla produzione e sulla vendita di beni non necessari, le insustrie che producono automobili, ad esempio, vivono grazie a coloro che ambiscono alla versione GL o GLX anziché accontentarsi della versione base e così via, ci hanno educati a tenere in considerazione gli status i plus.
    Le barche fanno parte di questo genere di prodotti e l’industria che le produce fa parte del sistema.
    Infondo se uno può permettersi anche una barca probabilmente può pagare anche una tassa senza patirne poi tanto.
    Sul fatto che una tassa possa essere definita equa, credo che sia solo una questione di punti di vista, credo che si dovrebbe tenere conto del valore “catastale” anche in questo caso.
    Ma anche qui come fa sto legislatore a tenere conto di tutto, magari anche del valore affettivo.
    No, speriamo che non tenga conto del valore affettivo sennò siamo rovinati su serio.
    Stia tranquillo il legislatore pagheremo, malvolentieri, ma pagheremo anche questa così come abbiamo sempre pagato (le una tantum, le sovratasse erariali sui prodotti elettronici, i superbolli sulle auto a gasolio, i 6 per mille sui depositi sui conti correnti, etc. etc) anche con applicazioni retroattive.
    Sopravviveremo, siamo abituati.
    Speriamo che serva a qualcosa.
    Aldilà di tutto quello che più mi dispiace é che si parli di quote rosa, di governi della passera e di partiti della gnocca, di parlamenti inesistenti come quello padano, in modo così sbeffardo.
    Non solo ma ho letto che Dalema ha venduto la sua barca, era stato messo sull’avviso ?
    I soliti raccomandati.

  50. Lamberto Ferrini says:

    Difficile lasciare un commento, io sono un lavoratore del settore marittimo e dopo la riforma fatta in maniera stupida adesso anche questa,mentre non si toccano gli interessi della solita casta.
    Purtroppo vedo che dovro’ organizzami per ritornare a lavorare all estero, qui siamo alla fame.

  51. giacomo de cesare says:

    condivido in pieno il rammaraico di tutti voi….e una vergogna!
    è questo il governo che che fa dell’equità il suo must….lancio un appello scioperare tutte le prossime attività veliche…..campionati invernal ecc.ecc…
    desolatamente.

  52. Francesco says:

    Sicuramente bisogna corerre domani a prenotare un posto barca in Francia o Croazia e lasciare vuoti i nostri porti , senza lavoro all’indotto, senza entrate sugli ormeggi e con migliaia di diosccupati nel settore .
    Ma chi puo pensare che una barca di 16 metri con 30 anni del valore di meno 100.000 euro magari usata come casa al mare paghi 14.000 extra all’anno ?
    Chi comprera’ il nuovo o usato?
    Io sono d’accordo su una tassa come le auto ,ma proporzionale all’eta’ e valore dell’imbarcazione .
    Alla fine questo nuovo governo ha fatto una manovra di cui erano capaci tutti,
    Alzata eta’ pensione togliendo incentivi— e I ragazzi giovani dove troveranno lavoro?
    Ici e case ——Paralizzata anche l’ediliza
    Barche —Paralizzata Industria nautica e indotto
    Iva…. Paralizzato consumo con produzioni relative al consumo , turismo ecc
    poi con i 1000 euro massimo spiegate a voi alla signora o pensionato di 80 anni di farsi una carta SI o BAncomat ? o compilare un assegno ?
    E poi caro governo cosa fanno gli italiani
    Stanno a casa in Mobilita o cassa integrazione . continuano a pagare per mantenere tutti i parassiti dello stato?
    E i tagli dei costi dove sono ?
    Ma se quasto e’ il modo di stare in Europa andiamocene subito, immediatamente

  53. Sono senza parole. Sembra che si voglia annullare del tutto la nautica da diporto. A carico di chi dovrebbero essere questi 7 euro al giorno? Non so perchè ma ho già un’idea. Per contenere le spese e non far sostenere ulteriori costi al locatario, alla fine sarà l’armatore a rimetterci, includendo nel “prezzo” della locazione anche questa nuova bizzarra “gabella”. Grazie, ancora grazie.

  54. alfio says:

    credo che questa sia il colpèo di grazia all’industria nautica e al suo indotto , già dall’anno scorso il numero di barche circolanti e calato a causa dei costi altissimi dei carburanti che , per la nautica , non hanno un calmiera ma si va a ruota libera . Con questa ulteriore tassa credo che la nautica italiana da diporto si un certo cabotaggio possa avere un colpo che sara diffici arginare con consseguenze catastrofiche .

  55. Marco says:

    Sarebbe molto importante dimezzare la tassa (o portarla anche ad un terzo) per le imbarcazioni a vela che, come tutti sanno, valgono molto di meno delle imbarcazioni a motore.

  56. francesco says:

    Non fasciamoci la testa.
    Non posso pensare che una barca di 11 metri del valore di 30.000 euro di proprietà di un pensionato appassionato di vela debba pagare 2500 euro all’anno in più solo per essere ormaggiata nel proprio posto barca.
    Penso piuttosto che la tassa verrà applicata alle barche che “si muovono” e che frequentano porti e darsene diverse dalla propria (ove già pagano l’affitto). Una sorta di tassa di soggiorno!
    In ogni caso, se l’ipotesi peggiore dovesse emergere,il legoslatore (che mi è “parso” molto filo europeo…) dovrà spiegare ai migliaia di ospiti tedeschi che tengono la barca nei nostri porti dell’Adriatico che dovranno pagare una tassa di siffatto peso che grverà sulle tasche dei nostri fratelli tedeschi che non esiteranno un attimo e invaderanno le coste croate lasciando le nostre darsene semivuote. Caro Professore, porti inostri saluti alla Sig.ra Merkel ! E grazie per la scelta di equità.. o meglio di l’Equitalia!

  57. Gianpiero says:

    Ma non sarebbe stato meglio, sempre che di meglio si possa parlare, una tassa in base alla potenza installata a bordo? Mi sembra più giusto che chi ha i soldi per fare 1000 litri di pieno per 500 cv possa pagare una tassa come questa rispetto al velista che possiede una barca con 30 cv che oltre a possedere un mezzo ecologico a parità di metratura possiede una barca che vale una frazione di valore di una pari a motore.
    Ci sono gommoni da 9 metri con 1000 cv, bene caro Monti, qui direi che hai toppato alla grande.
    E poi quante barche “datate” ci sono in Italia che valgono appena il doppio od il triplo della tassa che dovrebbero pagare? Tantissime.
    E l’usato che fine farà? Converrà rottamare. Altro che slancio all’economia. Questo è un suicidio commerciale per un paese con 7500 km di coste.

  58. andrea garilli says:

    E’ vero non si ha la memoria storica. Ne politici ne gli attuali “tecnici” dimostrano di sapere qualche cosa di nautica soprattutto di vela. Da 10,01 metri tutti super ricchi. Anni addietro la tassa di stazionamento prevedeva una formuletta che teneva conto della differenza tra barche a motore e a vela e della vetustà della barca. Forse quella sarebbe stata più equa. Mi sorge un dubbio!!
    Un posto barca per barca di 11 m dovrà pagare € 2550 ma la quota che già si paga al comune per l’occupazione dello specchio acqueo si dovrà sommare?

  59. Paolo says:

    7 euro al giorno? cioé significa che un 11 metri, OLTRE al posto barca dovrà pagare 2.550 euro all’anno in più??? Ma uno ha un alpha del 79, vecchio di 30anni che fa? via le batterie, via entrobordo e gasolio, si va a vela un paio di miglia si toglie il tappo e si salta sulla barca di un amico compiacente per tornare a terra.

  60. Pazzesco, se passa possiamo andare a cercare già da subito un nuovo lavoro…. in campagna!

  61. Paolo Baroni says:

    Alla faccia dell’equità.
    Ci sono imbarcazioni omologate sotto i 10 m, che hanno dimensioni effettive ben al di sopra, ci sono imbarcazioni sotto i 10 m, che hanno costi esorbitanti (i Boston da pesca, le barche americane fisherman in genere, alcuni gommoni ) e si potrebbe continuare, ebbene queste barche non sono un “lusso” e quindi non pagano niente.
    Più giusto sarebbe stato che tutti pagassero qualcosa, in questo modo gli importi sarebbero più equi e congrui alle dimensioni di un bene (la barca) che se si considera un lusso deve essere tassato dal gommone al maxi-yacht.
    Tralasciando poi altri lussi, quali gli abbonamenti ai circoli golf, le auto d’epoca e via dicendo, qui non mi pare che nessuno sia intervenuto a tassare, mentre è facile farlo sulle imbarcazioni.

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