Allarme “cubomeduse”. Cosa fare in caso di contatto

E' invasione in tutti i mari italiani, ma il più colpito sembra essere l'Adriatico. Di dimensioni relativamente piccole, questi animali possono comunque essere molto urticanti

28 June 2016 | di Redazione Daily Nautica

Quest’anno le nostre vacanze al mare rischiano di essere rovinate dalle “cubomeduse“, una particolare razza di meduse dalle dimensioni ridotte ma particolarmente dolorosa. Tutti i  mari italiani sembrano essere stati invasi ma il più interessato dal fenomeno risulta essere l’Adriatico.

Il Professore di Biologia Marina dell’Università Politecnica delle Marche, Roberto Danovaro, ha definito questi molluschi “grandi quanto un pollice, ma delle carognette”, questo perché sono molto velenosi (anche se non mortali) e possono provocare choc importanti nelle persone con una sensibilità maggiore. I tentacoli delle “cubomeduse” – ha spiegato l’esperto – sono lunghi una decina di centimetri e causano urticazioni più o meno fastidiose a seconda di chi ne è colpito e della parte del corpo interessata. Nel caso in cui un tentacolo restasse attaccato – ha aggiunto – bisogna levarlo con l’ausilio di una tessera magnetica e poi sciacquare con acqua di mare. In caso di dolore molto forte, poi, è consigliabile mettere la pelle sotto l’acqua calda del rubinetto.

Quella delle “cubomeduse” nell’Adriatico è una vera e propria invasione e stupisce vedere la densità di questi giorni. Danovaro però spiega che queste meduse trovano le acque adriatiche particolarmente ospitali perché orlate da frangiflutti e dunque ricche di alimento là dove si creano correnti in entrata e in uscita dalle barriere. Inoltre, questi animali sono particolarmente ghiotti degli organismi che di notte sono attratti dalla luce dei lampioni e, visto che le spiagge adriatiche sono sempre molto illuminate nelle sere d’estate, l’Adriatico è decisamente il mare ideale per loro.

Fortunatamente non sono pericolose come le meduse australiane ma non conviene sottovalutarle pertanto, ogni volta che si vuole fare il bagno, occorre controllare bene prima di tuffarsi e poiché pizzicano anche di notte è meglio evitare i bagni notturni.

Chiara Biffoni

Argomenti:

Leave a Reply

Your email address will not be published. Required fields are marked *

Il lettore è responsabile a titolo individuale per i contenuti dei propri commenti. In alcun modo le idee, le opinioni, i contenuti inseriti dai lettori nei commenti ad articoli e notizie rappresentano l’opinione dell’editore, della redazione o del direttore responsabile.
Il lettore non può pubblicare contenuti che presentino rilievi di carattere diffamatorio, calunniatorio, osceno, pornografico, abusivo o a qualsiasi titolo illecito e/o illegale, né assumere atteggiamenti violenti o aggredire verbalmente gli altri lettori.
La segnalazione di eventuali contenuti diffamatori, offensivi o illeciti e/o illegali può essere effettuata all’indirizzo e-mail info@ligurianautica.com, specificando il contenuto oggetto della segnalazione attraverso link diretto. La redazione provvederà a verificare il contenuto e prenderà eventuali provvedimenti nel più breve tempo possibile.

Potrebbe interessarti anche

© Copyright 2006 - 2022 Daily Nautica - Ogni giorno, un mare di notizie.
Registrato al nr. 20/2011 con autorizzazione nr. 159/2011 del Tribunale di Genova dal 23 sett. 2011 Editore Carmolab SAS - P. Iva. 01784640995 - Direttore Responsabile: Alessandro Fossati
Tutti i contenuti e le immagini di proprietà di Liguria Nautica sono liberamente riproducibili previa citazione della fonte con link attivo

Pubblicità | Redazione | Privacy policy | Informativa cookies | Contatti

sito realizzato da SUNDAY Comunicazione

Marchi FESR