Speciale Pesca: le 3 prede per il surfcasting primaverile? Eccole!

Tre prede tipiche del periodo primaverile ed estivo: è tempo di rispolverare l'attrezzatura da surfcasting e tornare in spiaggia

2 May 2016 | di Redazione Daily Nautica

Senza dubbio l’arrivo della Primavera è un invito a rispolverare l’attrezzatura da pesca se nei mesi invernali il freddo ci ha fatto passare un po’ la voglia di provare a insidiare i pinnuti del sotto costa. Ancora una volta parliamo di surfcasting, pesca dalla spiaggia, perché si tratta di una tecnica alla portata di tutti e che può essere praticata con budget contenuti e da chiunque.

Cosa succede in Primavera?

L’arrivo del primo caldo innesca una serie di cambiamenti in acqua: la temperatura del mare inizia a salire e nuove specie si avvicinano nel sotto costa. Ci confronteremo con nuovi avversari, che magari sono stati poco presenti durante la stagione invernale. Sicuramente tre potenziali prede che possiamo insidiare nella stagione primaverile, e per tutta l’estate fino a buona parte dell’autunno, sono la mormora, il pesce serra e l’orata.

La mormora

Grufolatore dalle carni bianche pregiate e buonissime, molto diffuso lungo le coste sabiose o miste dell’Italia, è una delle prede tipiche del surfcasting primaverile ed estivo. Non raggiunge grandi dimensioni, sempre inferiori al chilo, ma è comunque una specie molto ambita.

Mormora-tecnica-pesca

Il tipico grufolare della mormora sul fondo

La possiamo catturare usando come esca l’arenicola napoletana, il top per la mormora, o in alternativa altri vermi quali l’Americano o il bibi. Pesce piuttosto sospettoso, va insidiato con finali molto sottili, non più spessi dello 0.18 e lunghi sopra l’1,5 mt. Si può pescare con travi a due ami (classica montatura da surfcasting) o in alternativa con finali a un amo di 2 mt e piombo scorrevole.

Nel periodo primaverile ed estivo la mormora va in attività principalmente nelle ore notturne, a ridosso dei picchi di marea.

Il pesce serra

E’ il grande protagonista delle ultime stagioni mediterranee, tipico dei mari tropicali e sub tropicali trova ormai un fertile habitat anche nei nostri mari a causa del riscaldamento delle acque. E’ un predatore formidabile dotato di una dentatura feroce in grado di recidere anche il cavo d’acciaio.

pesce-serra-tecnica-pesca

Il esce serra, un predatore micidiale che sta invadendo i nostri mari

Le esche che possiamo utilizzare sono il trancio di cefalo, di spigola, di sgombro o in alternativa anche la sarda o piccole seppie. Il trancio di pesce va avvolto con il filo elastico su un pezzo di polistirolo o altro materiale galleggiante: il serra caccia principalmente a mezz’acqua ed è quindi necessario alzare l’esca dal fondo per renderla maggiormente visibile.

La montatura che i utilizza solitamente è a un bracciolo e con piombo scorrevole. Il terminale andrà fatto con uno spezzone di fluorcarbon delo 0.35 collegato a circa 30 cm di cavetto d’acciao sul quale monteremo un amo almeno del 4/0. Si avvicina anche molto alla riva e non saranno necessari lanci lunghi; gradisce molto le foci dei fiumi o gli ambienti portuali soprattuto se si tratta di porti dove è presente una flotta di pescherecci e trova cibo di scarto in abbondanza. Può raggiungere dimensioni considerevoli, anche oltre i 10 kg.

L’orata

Forse è la preda più ambita in assoluto del surfcasting: carni sopraffine, combattiva, ma al tempo stesso lunatica e sospettosa, rappresenta una grande sfida per tutti i pescatori sportivi anche perché può raggiungere taglie importanti, anche sopra i 3 kg e oltre.

L'orata, na delle regine del surfcasting

L’orata, una delle regine del surfcasting

Va insidiata con terminali lunghi e sottili, ma attenzione a non esagerare con diametri ultra light perché l’orata è dotata di placche ossee molto dure in bocca e può facilmente recidere il filo o piegare ami poco robusti. Il consiglio è di impiegare terminali non inferiori allo 0.20 se putiamo a esemplari di taglia.

L’esca buona può essere il bibi, in alternativa arenicola ed americano, senza tralasciare l’opzione del granchio vivo che in alcuni spot può rivelarsi micidiale. La montatura ideale è un mono bracciolo di 2mt con piombo fisso.

Argomenti:

Leave a Reply

Your email address will not be published. Required fields are marked *

Il lettore è responsabile a titolo individuale per i contenuti dei propri commenti. In alcun modo le idee, le opinioni, i contenuti inseriti dai lettori nei commenti ad articoli e notizie rappresentano l’opinione dell’editore, della redazione o del direttore responsabile.
Il lettore non può pubblicare contenuti che presentino rilievi di carattere diffamatorio, calunniatorio, osceno, pornografico, abusivo o a qualsiasi titolo illecito e/o illegale, né assumere atteggiamenti violenti o aggredire verbalmente gli altri lettori.
La segnalazione di eventuali contenuti diffamatori, offensivi o illeciti e/o illegali può essere effettuata all’indirizzo e-mail info@ligurianautica.com, specificando il contenuto oggetto della segnalazione attraverso link diretto. La redazione provvederà a verificare il contenuto e prenderà eventuali provvedimenti nel più breve tempo possibile.

2 commenti

  1. D.V. says:

    Articolo molto interessante, sono un pescatore alle prime armi e questi consigli li ho trovati utili. Mi sembra di aver capito che l’arenicola è l’esca ottimale per il periodo primaverile/estivo, ma ho qualche difficoltà a innescarla, mi potreste spiegare come farlo senza spezzarla? Grazie anticipatamente

Potrebbe interessarti anche

© Copyright 2006 - 2022 Daily Nautica - Ogni giorno, un mare di notizie.
Registrato al nr. 20/2011 con autorizzazione nr. 159/2011 del Tribunale di Genova dal 23 sett. 2011 Editore Carmolab SAS - P. Iva. 01784640995 - Direttore Responsabile: Alessandro Fossati
Tutti i contenuti e le immagini di proprietà di Liguria Nautica sono liberamente riproducibili previa citazione della fonte con link attivo

Pubblicità | Redazione | Privacy policy | Informativa cookies | Contatti

sito realizzato da SUNDAY Comunicazione

Marchi FESR