Incursioni in pescheria: alla scoperta dello Spada

Storia e tradizioni del pesce del Mare Nostrum, dalla pesca fino ai banchi del mercato: come riconoscere quello fresco?

Cosa c’è di meglio di una cenetta a base di pesce bagnata da un bianco fresco? Per gli amanti della buona cucina può essere una delle vette del gusto. Ma come fare a scegliere il pesce migliore al mercato e soprattutto riconoscere quello fresco?

Inauguriamo una rubrica dedicata alle scorribande in pescheria, per provare a capire come riconoscere un prodotto fresco da quelli che non lo sono, confrontare i prezzi e scoprire qualcosa di più sulle specie che portiamo sulle nostre tavole. Iniziamo il nostro viaggio dall’inconfondibile moschettiere dei mari: elegante, sospettoso e letale, il pesce spada è uno dei classici della cucina a base di pesce.

 

Xiphias Glaudius:

Lo Xiphias Glaudius, comunemente conosciuto come Pesce Spada o semplicemente Spada, è una specie tipica dei climi temperati e storicamente trova ampia diffusione nel Mediterraneo. Talmente ampia che intere comunità, soprattutto nel sud Italia, fino a buona parte del 1900 vivevano della pesca di questo pregiato rostrato. Addirittura alcuni ritrovamenti dell’età del bronzo fanno pensare a prime embrionali forme di pesca allo Spada già in quell’età così lontana.

Oltre che per la pesca commerciale, lo Spada è una preda molto ambita anche per i pescatori sportivi per la sua grande combattività e per le evoluzioni fuori dall’acqua che compie non appena allamato.

 

La pesca tradizionale:

Praticata soprattutto in Calabria e in Sicilia nella zona dello Stretto di Messina, la pesca tradizionale allo Spada è una tecnica rispettosa della specie e particolarmente complessa per i pescatori che la praticavano. Le barche impiegate erano le Spatare o Feluche, dotate di un pennone alto intorno ai 20 metri da dove l’ “avvistatore” scruta l’acqua in cerca dello spada. Il rostrato caccia in superficie, per questo può essere individuato dai pescatori che a quel punto, con una manovra molto complessa cercano di raggiungerlo.

 

Fasi di pesca allo Spada nello Stretto di Messina:

 

Sul lungo bompresso di prua il “fiocinatore” è pronto a sferrare la sua arma non appena il pesce è a tiro, dosando forza e precisione, un’operazione indubbiamente difficile. L’impatto sulla specie di questa pesca è minimo, così come il guadagno. Per questo motivo quest’arte tradizionale viene ormai praticata solo per fini turistici e in poche località del sud Italia.

 

Il pesce puzza dalla testa:

Esistono alcuni criteri sicuri per riconoscere un pesca spada fresco. La prima regola è di diffidare assolutamente di quelli che sul banco della pescheria non hanno la testa attaccata al tronco: segnale evidente che il pesce non è di giornata e il venditore ha eliminato la testa, la parte che si deteriora più velocemente. L’occhio è un altro degli elementi importanti: deve brillare e non avere un colore grigio opaco. Dovete essere in grado di specchiarvi nell’occhio del pesce. Infine le carni, rosee e prive di qualsiasi sfumatura di grigio. E’ consigliabile scegliere esemplari non troppo grandi, quelli più adulti a volte possono essere infettati dal mercurio.

Il prezzo medio dello Spada è intorno ai 25 euro al chilo, con picchi estremi vicino ai 50 o ribassi fino a 15 ma soprattutto nel sud Italia.

 

Mauro Giuffrè

Foto di proprietà esclusiva di Liguria Nautica riproducibili tramite link attivo

Argomenti: ,

Leave a Reply

Your email address will not be published. Required fields are marked *

Il lettore è responsabile a titolo individuale per i contenuti dei propri commenti. In alcun modo le idee, le opinioni, i contenuti inseriti dai lettori nei commenti ad articoli e notizie rappresentano l’opinione dell’editore, della redazione o del direttore responsabile.
Il lettore non può pubblicare contenuti che presentino rilievi di carattere diffamatorio, calunniatorio, osceno, pornografico, abusivo o a qualsiasi titolo illecito e/o illegale, né assumere atteggiamenti violenti o aggredire verbalmente gli altri lettori.
La segnalazione di eventuali contenuti diffamatori, offensivi o illeciti e/o illegali può essere effettuata all’indirizzo e-mail info@ligurianautica.com, specificando il contenuto oggetto della segnalazione attraverso link diretto. La redazione provvederà a verificare il contenuto e prenderà eventuali provvedimenti nel più breve tempo possibile.

Potrebbe interessarti anche

© Copyright 2006 - 2022 Daily Nautica - Ogni giorno, un mare di notizie.
Registrato al nr. 20/2011 con autorizzazione nr. 159/2011 del Tribunale di Genova dal 23 sett. 2011 Editore Carmolab SAS - P. Iva. 01784640995 - Direttore Responsabile: Alessandro Fossati
Tutti i contenuti e le immagini di proprietà di Liguria Nautica sono liberamente riproducibili previa citazione della fonte con link attivo

Pubblicità | Redazione | Privacy policy | Informativa cookies | Contatti

sito realizzato da SUNDAY Comunicazione

Marchi FESR