Le altre Isole delle Rose: Nauru, Tuvalu e le micronazioni dei mari

Due isole del Pacifico sono in cima alla speciale classifica degli Stati più piccoli della terra

Non c’è solo l’isola delle Rose. Sono tante le isole Stato sparse nei mari del pianeta che battono bandiera indipendente. Alcune sono nate per scherzo, altre per scopi fraudolenti. Altre ancora sulle ali di utopie politiche o di rivendicazioni sociali. Per alcune di queste isole sono state combattute guerre. Altre, sono nate semplicemente perché il mondo, e chi scrive la sua storia, si era dimenticato della loro esistenza. 

Nella specialissima classifica delle nazioni più piccole della terra, tutt’ora esistenti e riconosciute a livello internazionale, troviamo in cima proprio due isole: Nauru, Tuvalo. Ad onor del vero, non sono loro le nazioni più piccole del mondo. Il primato ce lo abbiamo noi in casa e spetta tutto allo Stato del Vaticano, neanche mezzo chilometro quadrato di superficie per poco più di 800 abitanti. Ma qui vogliamo parlare di isole e l’isola Stato più piccola del pianeta è senza dubbio alcuno Nauru. 

Nauru è un isolotto di appena 21 chilometri quadrati. Tanto per fare un raffronto, San Marino che ne possiede ben 61, di chilometri quadrati, è tre volte più grande. L’atollo si trova in Micronesia e, a quanto ci risulta, è anche l’unico Stato a non avere una capitale. Più che altro, a Nauru, non hanno spazio per fare una capitale. E così hanno deciso di nominare “capitale” le quattro case del quartiere centrale dell’unico villaggio presente nell’atollo, che hanno chiamato Yaren.

Nel 1968 gli abitanti dell’isola hanno proclamato l’indipendenza dall’Australia, che la amministrava su mandato dell’Onu, e si sono costituiti nella Ripublik Naoero che, nella loro lingua, significa Repubblica di Nauru. Si sono dotati di una bandiera,  striscia gialla su campo blu, e di un inno ufficiale “Nauru, patria nostra” e si sono messi d’impegno per rimediare alla devastazione ambientale causata dalla miniera di fosfato che ha provocato la quasi totale deforestazione dell’isola.

Funafuti, una della splendide spiagge di Tuvalu

Nel 2001 gli abitanti di Nauru hanno accettato la proposta del governo australiano di ospitare gruppi di profughi che hanno aiutato a ripopolare ed a arricchire l’isola. Oggi, Nauru vanta uno degli standard di vita più elevati del Pacifico. Tanto è vero che il principale problema dei suoi abitanti è l’obesità. Sulle sue sponde, la percentuale di cittadini sovrappeso è la più alta della Terra. Un’ultima curiosità. Secondo alcuni studiosi dell’antica lingua locale, Nauru significherebbe “Vado a fare un giro per il mare”. Non che ci siano tanti altri posti dove farsi un giro da quale parti. 

Di soli 4 chilometri complessivamente più grande di Nauru, ma sufficienti a soffiargli il primato di nazione più piccola del mondo, troviamo le isole Stato di Tuvalu. L’arcipelago conta 9 isolotti e nel ben mezzo dell’oceano Pacifico. Rispetto a Nauru, che ha accresciuto la sua popolazione grazie ai migranti raggiungendo i 10 mila residenti, Tuvalu è ancora meno abitata: poco meno di 9 mila residenti. Fatto salvo il Vaticano, è la nazione con meno abitanti del pianeta.

Fa parte del Commonwealth e riconosce, sia pure solo formalmente, la Regina Elisabetta come sovrana. Per il resto, sin dalla sua indipendenza votata nel 1978, è una democrazia parlamentare. L’arcipelago è famoso tra i naviganti di internet perché offre un dominio di primo livello “.tv” (il dominio di primo livello sono le ultime due lettere del link) che è richiestissimo dalla televisioni di tutto il mondo. Così, quando trovate il dominio di una Tv che finisce in .tv, adesso sapete che ha finanziato il libero Governo di Tuvalu!

Pur essendo molto bella, con i suoi atolli e le sue isole coralline, Tuvalu è fuori delle rotte turistiche per la sua lontananza dal resto del mondo. E’ situata quasi esattamente a metà strada tra le isole Hawaii e l’Australia. In compenso ha una buona nazionale di calcio, che si fa onore nel campionato del Pacifico e che è stata impostata da un ex giocatore professionista olandese, Foppe de Haan, oggi dirigente dell’Heerenveen, in prima divisione.

Assieme a Nauru, Tuvalu è uno dei pochissimi luoghi al mondo che non è stato investito dalla pandemia di Covid-19. Il grave problema dell’arcipelago, invece, sono i cambiamenti climatici. Tuvalu è uno dei luoghi in cui il livello del mare si alza più velocemente e, se l’umanità non riuscirà a porre un freno all’aumento della temperatura, il destino del piccolo arcipelago è di venire sommerso dalle onde dell’oceano.

Più su nella classifica, troviamo le isola Marshall (181 chilometri quadrati), Saint Kitts e Nevis (261), nella Antille, le Maldive (300) e Malta (361). Dei veri continenti, in confronto alla minuscola Nauru, nazioni oramai storiche e mete frequenti dei nostri viaggi. Ma per restare sullo stile dell’Isola delle Rose, vi racconteremo altre storie.

Come quella dell’isola repubblica indipendente di Malu Entu (vento cattivo), nella costa occidentale della Sardegna, per esempio.  O del libero Regno di Gay e Lesbo, nel mar del Corallo. O del Reame di Freedom, istituito sopra una nave scassata da un gruppo di hippy sbalconati che cercavano la libertà ma non sapevano navigare. Ma tutto questo ve lo racconteremo nel prossimo articolo! 

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