Liguria storica a cavallo tra due golfi: a piedi dalla Chiesa Millenaria di Camogli al santuario di Caravaggio

Una gita di impegno contenuto e tanta soddisfazione, che consente di rimirare i golfi Paradiso e Tigullio contemporaneamente, da una prospettiva unica

L’itinerario che vi presentiamo oggi inizia dalla Chiesa Millenaria di Ruta di Camogli e conduce fino al santuario di N.S. di Caravaggio sul monte Orsena, nel comune di Rapallo. È un tratto della “Via del Mare“: una delle antiche vie di comunicazione un tempo percorse da viandanti e mercanti, oggi gioia per tutti gli amanti dell’outdoor.

Si tratta di una gita di impegno contenuto, adatta anche alle famiglie, che offre uno scenario impareggiabile. Passa infatti a cavallo tra i due due golfi più importanti del levante ligure: il golfo Paradiso e il golfo del Tigullio. Partenza e arrivo sono due importanti monumenti del territorio.

Noi di Liguria Nautica lo abbiamo percorso per voi.

In breve

Durata: circa 2,30 ore per camminatori di media capacità

Dislivello: 333 mt.

Segnaletica: due pallini rossi vuoti

Periodo: tutto l’anno, ma prestare attenzione dopo le forti piogge perché il sentiero a tratti diventa molto fangoso e sdrucciolevole

Percorso

Si arriva, poco distante dal centro di Ruta di Camogli, alla Chiesa Millenaria, da cui parte, molto ben segnalato con cartelli che indicano “via Caravaggio“, il percorso.

Si comincia su una piccola creuza in mattoni che passa accanto ad alcune abitazioni e si inerpica rapidamente, fino a diventare sentiero e inoltrarsi nel bosco. Castagni, pini, lecci, corbezzoli, ginestre: siamo nel pieno della macchia mediterranea.

La vegetazione poi si dirada, mentre si supera il piccolo monte Esoli, che si lascia sulla destra.
Ai bivi si segue sempre la segnaletica, ben visibile, dei sue pallini rossi vuoti. Dopo un nuovo tratto di bosco in salita, si raggiunge un prato con un breve tratto in piano, dove lo sguardo si apre sul primo magnifico panorama della gita.

Da un lato del crinale la vista si apre infatti sul golfo Paradiso: Recco, il molo, il mare, il santuario di San Michele e l’entroterra montuoso, fino a perdersi verso Genova, che sfuma all’orizzonte. Sotto i nostri piedi dall’altra parte, Rapallo, con il porto, le case che risalgono i monti, e l’Aurelia che porta a Lavagna, Chiavari e Sestri, fino a punta Manara.

Da qui si prosegue verso il monte Ampola, che si può scegliere di costeggiare a sinistra, oppure superare passando per la facile dorsale dalla cima. Qui di nuovo la vista è impagabile. Si ridiscende e, dopo un altro tratto nel bosco, si arriva ai prati di Caravaggio.

Questi prati, che digradano su un bel castagneto e sono anch’essi aperti sui due affacci, sono una meta molto gradita alle famiglie, perché comodi anche per i bambini che qui possono razzolare ed esplorare. Per questo motivo possono essere un po’ affollati durante i weekend di bel tempo.

A questo punto la gita termina: si può estrarre il pranzo al sacco e rilassarsi in questo luogo incantevole. Il santuario di N.S. di Caravaggio si intravede sulla punta proprio davanti ai prati. Chi è un po’ più allenato e desidera invece visitarlo, può percorrere la ripida scalinata e guadagnare la cima del monte Orsena su cui è costruito: siamo a 614 m slm.

I monumenti storici

Il santuario di Caravaggio si trova nella frazione di Santa Maria del Campo, nel comune di Rapallo. Il luogo in cui sorge era meta di pellegrinaggi dedicati alla Madonna, e qui fu costruita una prima cappella devozionale a metà del ‘600. Amata e finanziata dai fedeli, venne però progressivamente abbandonata per il prevalere del santuario di Montallegro e poi distrutta alla fine del 1700.

Ricostruita nel 1800, è stata deturpata da atti vandalici, dopo aver superato indenne i bombardamenti della seconda Guerra Mondiale! L’edificio attuale è frutto di ricostruzione recente. Al santuario si può arrivare anche con un itinerario che parte da Rapallo.

La Chiesa Millenaria invece è un edificio antico, in stile romanico, risalente al XII secolo. In origine era la chiesa dedicata a san Michele Arcangelo, titolazione molto comune in Liguria, come testimoniano le numerose pitture murali anche su case d’abitazione. Fino al 1600 fu l’unica chiesa di Ruta.

Pare che le origini di questo luogo di culto siano precedenti all’anno Mille: da qui la denominazione attuale. L’aspetto che ha oggi è frutto di restauri di inizio ‘900, successivi ad una parziale distruzione causata dalle truppe napoleoniche che le appiccarono fuoco.

La Chiesa Millenaria in una foto di inizio ‘900 (Wikimedia Commons di Dapa19)

 

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