Meteo estivo 2015: la nostra analisi

La nostra analisi dell'estate 2015 sotto il profilo meteo, è stata la stagione più calda dal 2003

In attesa che escano i dati ufficiali sulle anomalie (termiche) che hanno scandito il meteo estivo, vorrei provare a tracciare un bilancio provvisorio dei mesi appena trascorsi e ipotizzare qualche scenario per l’immediato futuro.

Non è difficile identificare nel caldo, a volte insopportabile , la caratteristica più evidente tra maggio e settembre.

Dal punto di vista sinottico le ondate di calore si sono associate, come di consueto, all’espansione verso nord di un promontorio dalle coste dell’Africa settentrionale, che ha interessato gran parte del Mediterraneo occidentale favorendo temperature elevate ed alti tassi di umidità.

Non stupisce l’intensa attività temporalesca che ha interessato, e continua ad interessare aree come Baleari e Tirreno meridionale. Nel primo caso gli eventi temporaleschi si sono verificati specialmente nel mese di agosto quando, alle elevate temperature raggiunte dal suolo, si sono contrapposte correnti fredde in quota. Si tratta di un dato allineato con quanto previsto dalla climatologia: nei mesi estivi, infatti, la penisola iberica risulta essere l’area mediterranea maggiormente interessata da fenomeni convettivi, anche molto intensi.

Lo sviluppo di depressioni mediterranee nelle settimane a cavallo tra la fine dell’estate e i primi mesi autunnali è invece caratteristico del Tirreno meridionale e del Mar Ionio dove le acque profonde rappresentano un serbatoio per il  calore accumulato nei mesi estivi.

La violenza delle precipitazioni associate all’attività temporalesca ha determinato l’instaurarsi di situazioni critiche nelle aree a maggior fragilità idrogeologica e in questo senso i prossimi due mesi sono da considerarsi ad alto rischio.

Dal punto di vista delle condizioni meteomarine, quest’ultime hanno beneficiato del regime anticiclonico consentendo navigazioni tranquille anche su tratte medio lunghe. I fenomeni più intensi dell’estate hanno interessato le rotte prossime al Golfo del Leone con regimi a tratti superiori a 35 nodi e condizioni di mare da molto mosso ad agitato, specialmente sui versanti occidentali di Corsica e Sardegna.

Paolo Andrea Gemelli

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