Francesco “Cicco” Rapetti: “Essere rimasto 10 anni con Alinghi e con l’equipaggio migliore del mondo, è un orgoglio che mi accompagnerà per sempre”

Francesco Rapetti, per tutti “Cicco”, è entrato nella storia della vela italiana e dell’America’s Cup per essere stato il primo italiano a vincere la Coppa America e, finora, l’unico connazionale a conquistarla due volte, sia da sfidante sia da defender come titolare in equipaggio

Francesco Rapetti, che tutti in banchina conoscono come “Cicco”, è un velista italiano di Santa Margherita Ligure, entrato nella storia della vela italiana e dell’America’s Cup per essere stato il primo italiano a vincere la Coppa America e, finora, l’unico connazionale a conquistarla due volte, sia da sfidante sia da defender come titolare in equipaggio!

La gavetta da velista è avvenuta proprio nelle acque di casa, a Santa Margherita Ligure, dove è nato e dove Rapetti ha voluto costruirsi una casa in campagna. Per gli studi, invece, il velista del Tigullio ha trascorso un periodo a Milano.

Dopo aver collezionato una pluriennale esperienza a bordo di imbarcazioni italiane, come il Moro di Venezia, Mandrake, Brava Q8, Cannonball, Abracadabra e Luna Rossa (nella stagione 1999 – 2000), nel 2000 è a arrivato ad Alinghi come mastman. Proprio a bordo di Alinghi, nel 2003, Cicco Rapetti ha vinto la Coppa America e, nello stesso anno, ha vinto anche la Louis Vuitton Cup.

Rapetti è anche l’unico velista ad aver regatato con i classe Coppa America numero 1, che identificava il Moro di Venezia ITA1, la prima barca allestita da Raul Gardini per la campagna del 1992. La numero 100, invece, sarà Alinghi.

Cicco Rapetti, come è avvenuto il suo incontro con la vela?

Ho iniziato sul Cannonball Maxi72 del Sigor Ferrari, per poi approdare sul Moro di Venezia.

Nelle sue storie e nei suoi racconti emergono sempre i ricordi di Portofino. Cosa le manca di più del mare di casa quando è in giro per il mondo?

Non mi manca il mare. E’ anche grazie all’infanzia trascorsa a Portofino, dove ho potuto forgiare il mio carattere, che sono riuscito nel mio lavoro.

Il Moro di Venezia, Luna Rossa e Alinghi: un curriculum invidiabile da qualsiasi velista. Com’è avvenuto l’incontro con questi grandi equipaggi della vela italiana e mondiale?

Con il Moro di Venezia ero poco più di un ragazzo ed insieme ad un gruppo di altri ragazzi ho scoperto lo sport e il lavoro di squadra. Luna Rossa mi ha permesso di migliorare tecnicamente e farmi trovare pronto per Alinghi che è stata la migliore esperienza in Coppa America per me.

Essere rimasto 10 anni con Alinghi, e con l’equipaggio migliore del mondo, è stato ed è un motivo di orgoglio che mi accompagnerà per sempre.

Lei è stato il primo italiano a poter “sollevare” la Coppa America, tanto da tornare a casa, a Portofino, accolto come un eroe. Cosa ricorda di quei giorni?

La festa stupenda che i miei amici d’ infanzia hanno organizzato quella notte e le lenzuola con scritte di ogni genere che penzolavano dalle finestre sulla piazza sono le immagini più belle.

Oltre all’America’s Cup, ci sono altre grandi regate alla quale è più legato di altre?

Certamente! I mondiali sul 50” Abracadabra di Roul Gardini, le Admirals Cup su Brava Q8 di Pasquale Landolfi e Mandrake di Giorgio Carriero. Queste vanno sul podio delle mie regate d’altura.

Ci sono nuove sfide che la aspettano?  Cosa farà adesso Cicco Rapetti?

Le sfide sul mare mi hanno portato grandi successi, cercherò altre sfide sulla terra.

 

Giuseppe Orrù

Foto di Claudio Colombo

 

NAUTICA IN UN RITRATTO. Un progetto di Liguria Nautica e Claudio Colombo che propone una galleria di personaggi liguri o comunque con un legame con la nostra regione, che hanno lasciato un segno nella nautica italiana o con profonde radici e sinergie con il nostro mare. Per ognuno di loro, vi presenteremo un ritratto fotografico realizzato da Claudio Colombo e un’intervista del nostro giornalista Giuseppe Orrù, per conoscere meglio ogni protagonista, anche con curiosità sulla loro vita privata.

 

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