Un film al mare – Mediterraneo, fuga tra le isole greche

Quarta puntata della nostra rubrica Un Film al Mare. Dopo La leggenda del pianista sull’oceanoCast Away e Point Break ecco la pellicola girata da Gabriele Salvatores.

 

Mediterraneo è una commedia con Diego Abatantuono, Ugo Conti e Vana Barba. Una sorta di nuova armata Brancaleone sbarca su un’isoletta greca nel bel mezzo della seconda guerra mondiale, con il solo obiettivo di tenere sotto controllo il territorio

L’esordio della truppa non è indimenticabile. L’esercito italiano si presenta agli “invisibili” indigeni in maniera ridicola: un gallo e un asino, fido compagno del soldato Eliseo, vengono erroneamente uccisi. I militari paiono impauriti e impreparati al loro ruolo. Vista la situazione, la popolazione locale, inizialmente timorosa di una nuova razzia, appare improvvisamente dopo essersi nascosta per alcuni giorni.

Inizia una convivenza pacifica che assume più i contorni della vacanza che della missione bellica, la milizia italiana si integra senza problemi, e il tempo scorre veloce.  Sboccia anche l’amore per uno dei militari italiani, la bella Vassilissa (Vana Barbi), prostituta dell’isola, è la prescelta.

Passano tre anni, quando un aeroplano atterra casualmente sulla spiaggia greca. L’aviatore , dopo essersi intrattenuto per qualche giorno, segnala il posizionamento della truppa: è ora di tornare a casa.

Mediterraneo: la fuga come unica possibilità di rinascita

Non per tutti però è tempo di tornare in patria.  Solo il comandante Lo Russo (Diego Abatantuono) pare guidato da spirito patriottico e vorrebbe ripartire per costruire l’Italia, per contribuire alla rinascita del Paese. Un Paese che però di questi esuli si era completamente dimenticato, e quindi che fare?

Il viaggio diventa possibilità di fuga, per alcuni un modo per ripartire. L’immenso mare greco sembra isolare i militari italiani dal resto del mondo, dalle vicende belliche di quegli anni. E’ l’isola di Castelrosso a fare da sfondo a Mediterraneo.

Salvatores tratteggia in maniera sublime l’aspetto psicologico dei vari personaggi e tratta in maniera impeccabile una tematica interessante, ovvero quella della fuga.

Mediterraneo, assieme a Marrakesch Express e a Turnè, completa appunto la trilogia della fuga. La pellicola esce nel 1991 e vince l‘Oscar come miglior film straniero.

Paolo Bellosta

 

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