Un film al mare – Il mistero dell’acqua

Più di una volta, nella storia del cinema internazionale, l'uso di natanti di svariate dimensioni si è prestato a contestualizzare situazioni in cui gli spazi ristretti e la limitata libertà di azione dei suoi occupanti sono metafora letteralmente concentrata di dinamiche sociali vissute, ma anche più spesso taciute, nella vita quotidiana

mistero_dell_acqua_02E’ tempo di tornare a parlare di cinema, è tempo di consigliarvi un altro film al sapore di mare. Come sempre quando parliamo di cinema occorre chiamare in causa i nostri specialisti: gli amici di nientepopcorn.it ci guidano sapientemente alla scoperta di questa pellicola che racconta quanto sia complessa la convivenza in barca.

 

LA BARCA COME METAFORA DI DINAMICHE SOCIALI TACIUTE

 

Più di una volta, nella storia del cinema internazionale, l’uso di natanti di svariate dimensioni si è prestato a contestualizzare situazioni in cui gli spazi ristretti e la limitata libertà di azione dei suoi occupanti sono metafora letteralmente concentrata di dinamiche sociali vissute, ma anche più spesso taciute, nella vita quotidiana.

La convivenza forzata e la vita gomito a gomito, sovente con sconosciuti, a bordo di una barca permette agli occupanti di esprimere, nel bene e nel male, sentimenti repressi, angosce o dubbi.
Il mistero dell’acqua (2000), diretto dalla regista Kathryn Bigelow (premio Oscar per The Hurt Locker, 2010), conferma questo schema, articolandosi su due storie parallele che, con maggiore riferimento al titolo originale del film e del romanzo da cui esso è tratto (Il peso dell’acqua di Anita Shreve), sono strettamente legate ad un elemento naturale che si dimostra fondamentale nell’evoluzione del racconto: l’acqua, appunto, concepita qui come principio di isolamento e metafora della colpa.

 

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SMUTTYNOSE ISLAND TEATRO DI MISTERI

 

Una coppia in crisi, composta da Thomas, poeta (Sean Penn) e da Jean, fotografa (Catherine McCormack), decide di trascorrere alcuni giorni di vacanza su un lussuoso yacht nelle acque del New Hampshire, in compagnia del fratello dell’uomo, Rich (Josh Lucas), e della sua nuova ed affascinante fidanzata, Adaline (Elizabeth Hurley).
Mentre, a bordo,  tra gli occupanti della barca, si instaura un clima di sottesa tensione sessuale ed emotiva alimentata dal distacco in fieri tra il poeta e la fotografa, emerge una storia drammatica e misteriosa, svoltasi circa un secolo prima in quella stessa località, Smuttynose Island : in quei luoghi, viveva una piccola comunità di norvegesi, emigrati nel Nuovo Mondo alla fine del XIX secolo. Un omicidio sconvolse il gruppo di immigrati di cui faceva parte anche Maren, una giovane sposa, unica sopravvissuta al tragico evento.
Dopo aver scoperto alcuni carteggi giudiziari, lettere e diari, Jean approfitta dello yacht del cognato per iniziare ad indagare premesse e sviluppi della vicenda, su cui a distanza di decenni, gravano ancora forti dubbi.

mistero_dell_acqua_01L’ACQUA E LA NATURA: ENTITÀ OSTILI E DISVELATRICI

 

L’atmosfera da thriller è un pretesto efficace per raccontare due storie che si sfiorano senza intrecciarsi mai completamente, pur essendo accomunate dal concetto di isolamento estremo capace di materializzarsi grazie alla presenza dell’acqua e di una natura selvaggiamente bella: così come i protagonisti dell’omicidio erano costretti in solitudine su un lembo di terra ostile battuta dal vento e circondata dal mare gelido, le due coppie a bordo della barca sono ugualmente limitate dagli stessi elementi naturali. Sono trascorsi cento anni, eppure lo spirito dei luoghi è rimasto immutato al punto da suscitare curiosamente turbamenti di simile natura.

 

IL MISTERO DELL’ACQUA (The Weight of Water), 2000

 

Scheda-film su Nientepopcorn.it: http://www.nientepopcorn.it/film/the-weight-of-water/
Trailer: https://www.youtube.com/watch?v=nelE1UbylSE

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