Gli anodi: alleati indispensabili per proteggere la barca dalla corrosione galvanica

Bastano dei semplici pezzi di metallo per proteggere la propria barca dalle correnti elettrolitiche che possono corrodere parti fondamentali come elica e scafo. Ecco alcuni consigli utili

27 March 2018 | di Giuseppe Orrù
La sostituzione degli anodi è un'altra delle operazioni per la manutenzione ordinaria
La sostituzione degli anodi è un'altra delle operazioni per la manutenzione ordinaria

L’acqua, si sa, è un ottimo conduttore elettrico. E sia che si navighi per mare o per fiume, in acqua dolce o in acqua salata, proprio il liquido che tiene a galla la nostra barca nasconde insidie per la struttura stessa dell’imbarcazione. Un fenomeno noto come corrosione galvanica, che altro non è che una reazione elettro-chimica che viene innescata quando metalli di diverso potenziale elettrico, immersi in un liquido conduttore (detto elettrolita), entrano in contatto tra loro, direttamente o per intervento di un ulteriore elemento che funge da collegamento.

Questa corrente elettrica è in grado di intaccare il metallo con il potenziale più basso (anodo), di norma il metallo meno “nobile”, avviando un processo di corrosione.

I metalli della barca

Immaginiamo lo scafo immerso nel mare o nel lago. L’acqua, che è un ottimo elettrolita, è il primo fattore a creare un ambiente decisamente ideale per creare questa reazione e le correnti elettrolitiche, mettendo in serio pericolo i metalli immersi dell’imbarcazione (elica, asse, chiglia, deriva, presa a mare, ecc..) e tutti i componenti metallici che sono in contatto con questi elementi (valvole, tubazioni, ecc..). Inoltre, più alti sono il grado di salinità dell’acqua e la sua temperatura, maggiore è la probabilità di corrosione.

Gli anodi sacrificali

Il modo migliore (e più economico) per proteggere le parti metalliche dell’imbarcazione sono i cosiddetti anodi sacrificali. Si tratta di parti metalliche da posizionare in vari punti dello scafo, sui quali fare confluire le correnti elettrolitiche. Saranno quindi queste parti, solitamente metallo meno nobile, come zinco, magnesio o alluminio, a “sacrificarsi”, proteggendo con una spesa decisamente contenuta le parti più importanti e costose dell’imbarcazione, che invece saranno risparmiate dai processi corrosivi. Nello store online di Club Nautica è possibile trovare una vasta selezione di anodi, a seconda del punto in cui vanno installati, cliccando qui.

In base al tipo di acqua in cui si sta navigando, il processo corrosivo può cambiare. La scelta dell’anodo, quindi, dipende proprio dal tipo di navigazione che si intende effettuare. Navigando in mare, in acqua salata, si utilizzano anodi di zinco o alluminio. Chi invece naviga in laghi o fiumi, in acqua dolce (un’acqua con meno capacità conduttiva dell’acqua salata), utilizzerà anodi di magnesio, materiale che garantisce una migliore protezione perché più resistente alla corrosione, qualità che ne sconsiglia l’utilizzo in acque salate.

Gli anodi sacrificali si possono considerare alla stregua di un “materiale di consumo”. Quindi è opportuno controllare periodicamente lo stato di usura. Gli anodi vanno sostituiti a ogni carenaggio e comunque quando il loro stato di usura è al 75%. E quando si sostituiscono, bisogna avere cura di non verniciarli. Se col passare del tempo gli anodi non presentano segni di corrosione, significa che non stanno svolgendo correttamente il loro dovere e bisogna pertanto rivederne il posizionamento, dal momento che le correnti vengono convogliate altrove.

In porto

Le barche che stazionano per lungo periodo in porto richiedono ancora più attenzione. Le acque portuali, infatti, sono solitamente cariche di correnti elettriche, disperse dagli impianti delle imbarcazioni collegate alla rete della banchina. I nostri anodi, quindi, subirebbero un processo di corrosione ancora più rapido. Per questo, in caso di lunghi periodi di ormeggio in porto, si consiglia l’installazione di un isolatore galvanico, un apparato che protegge l’imbarcazione da sovratensioni causate dalla rete elettrica della banchina e isola dalle correnti elettrolitiche.

 

Giuseppe Orrù

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1 commento

  1. Mario Colica says:

    Spiegazione sintetica , ma utile a evidenziare uno dei numerosi campi applicativi dello zinco che eccelle nella protezione dell’acciaio contro la ruggine. E’ per questa sua proprietà che si fregia del titolo “Zinc against rust”

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