SPECIALE TECNICA – Allarmi a bordo, vi spieghiamo come impostarli

Spesso i diportisti utilizzano la strumentazione elettronica approfittando esclusivamente delle funzioni base. Daniele Menegatti di Technautica ci spiega come impostare gli allarmi che avvisano lo skipper quando c’è qualcosa che non va nella tenuta dell’ancora in rada

10 July 2013 | di Redazione Daily Nautica

Volete aumentare la vostra sicurezza alla fonda? Abbiamo chiesto a Daniele Menegatti di Technautica, rinomata azienda specializzata in strumentazione elettronica di bordo, qualche consiglio su come passare la notte tranquilli in rada. Ecco cosa ci ha raccontato.

 

“Durante gli interventi di riparazione a bordo, mi sono reso conto che molti diportisti utilizzano solamente le funzioni base della strumentazione, rinunciando per pigrizia a sfruttare molte utili opzioni disponibili.

 

Un consiglio che posso dare in prossimità delle crociere estive, è fare pratica direttamente sugli strumenti (la traduzione dei manuali in italiano non sempre è facile da interpretare) per acquisire padronanza nell’uso degli allarmi, in particolare quelli dedicati all’ancoraggio.

 

Ne abbiamo due a disposizione; il più semplice da usare è nel menù allarmi del plotter cartografico: basta inserirlo per attivare il monitoraggio di un cerchio (regolabile in diametro) attorno alla nostra posizione iniziale; se la barca durante la notte si muove oltre il cerchio, suona l’allarme su tutti gli strumenti collegati alla rete; ovviamente per evitare falsi allarmi, il diametro deve essere sufficiente a contenere il brandeggio attorno all’ancora.

 

Il secondo allarme a disposizione, si attiva dall’ecoscandaglio: il concetto è stabilire due profondità, minima e massima oltre le quali scatta l’avviso sonoro; in genere su tutti i display anche di marche diverse, si attiva premendo il tasto depth fino alla comparsa del simbolo dell’ancoretta di fianco ai valori selezionati, anche questi regolabili.

 

Un altro cosiglio per navigare in sicurezza, è aggiornare la cartografia elettronica, come si fa (o si dovrebbe fare) con quella cartacea dell’istituto idrografico. Dal 2011 le carte Navionics utilizzate dalla maggior parte dei plotter in commercio sono aggiornabili on line, le più vecchie sono sostituibili con i nuovi supporti al 50% del costo”.

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