Barcolana 2016: un’edizione da record?

La 48° edizione della Barcolana si preannuncia ricca di novità, oltre a portare a Trieste una serie di eventi culturali, sportivi ed eno-gastronomici che non riguardano solo la vela. Ed è record di iscritti!

5 October 2016 | di Redazione Daily Nautica

Si avvicina la data in cui si disputerà la Barcolana, la regata di Trieste famosa per essere la competizione con il maggior numero di partecipanti di tutto il mar Mediterraneo. A organizzarla è la Società Velica Barcola e Grignano, che ha lanciato l’idea per la prima volta ben 48 anni fa, nel 1969. Come vuole la tradizione, la regata si disputerà la seconda domenica di ottobre: il 9 ottobre dal porto di Trieste potrebbero partire più di 2000 di imbarcazioni, divise a seconda della lunghezza al galleggiamento. Vincerà chi arriverà primo in tempo reale. La Barcolana, però, non si vive solo sul mare: una settimana di eventi animerà la città di Trieste, per riscaldare il pubblico e i partecipanti. Giunta alla sua 48° edizione, la Barcolana potrebbe superare record, imbattuto dal 2001, dei 1969 iscritti.

Previsioni incoraggianti

Proprio quest’anno la Barcolana potrebbe raggiungere e superare il numero di 2000 concorrenti. Lo si può  sperare perché già la cifra dei primi iscritti (945 alle 11 di lunedì mattina) era incoraggiante. Forse gli appassionati che si sono già assicurati un posto in regata sono degli inguaribili ottimisti, e quindi confidano in condizioni meteo ottimali. Può essere anche che siano stati incoraggiati dagli eventi culturali che si svolgeranno in città nella settimana precedente alla competizione. Sicuramente, però, un altro record è già stato raggiunto: gli spettatori del concerto di apertura dell’evento, in ci si è esibito Alvar Soler, sabato 1 ottobre, erano ben 20 mila.

Gli eventi della Barcolana: non si tratta solo di vela

La Barcolana a Trieste è una festa della vela.

La Barcolana a Trieste è una festa della vela.

La Barcolana non significa solo vela, ma anche eventi musicali, teatrali e artistici . Il programma prevede due concerti di apertura e di chiusura della manifestazione e una notte di spettacoli teatrali sul tema del mare, La Notte Blu dei Teatri. Il 30 settembre si è tenuta la mostra fotografica Vento, il cui ricavato andrà all’IRCCS Burlo Garofalo. Sono numerosi gli eventi sportivi che fanno da corollario alla gara di vela principale: una gara di nuoto di fondo e una di canoa, oltre ad altre regate più piccole (quella fra gli studenti di ingegneria navale, il trofeo SIAD, per barche d’epoca, e la Barcolana by Night- Jotun Cup). Anche il palato è soddisfatto, grazie ai numerosi eventi eno-gastronomici previsti.

Il presidente: «Scriviamo insieme una bella pagina della storia della Barcolana»

Mitja Gialuz, presidente della Svbg, ha incoraggiato i velisti a partecipare, non solo a parole. In un’intervista al Piccolo ha affermato: «Scriviamo insieme una bella pagina di storia della Barcolana. Tiriamo fuori l’orgoglio triestino e portiamo a casa un record che non può che fare bene alla città. Questo evento appartiene a tutti i triestini ed è a loro che mi rivolgo con affetto, dopo aver promosso la Barcolana in questi anni in giro per il mondo». Ha anche deciso di aumentare i premi speciali, che sono addirittura 42 (cerate Slam, bici Ekletta con pedalata assistita, cannocchiale Nikon).

In regata anche tanti VIP

Come ogni anno, alla Barcolana parteciperanno numerosi personaggi famosi e autorità cittadine. Fra queste, per esempio c’è il commissario di governo e prefetto di Trieste Annapaola Porzio, in equipaggio insieme al marito. Anche l’imprenditore del caffè Andrea Illy, sarà fra i regatanti, e neanche i VIP del mondo mondo dell’editoria mancheranno. Il giornalista triestino Paolo Rumiz, lo scrittore e poeta di origini campane Erri De Luca, lo scrittore fiorentino Pietro Grossi e il direttore di Rai Sport, Gabriele Romagnoli gareggeranno su un Beneteau Oceanis di 50 che si chiama Barcolana di carta.

La Barcolana: fare vela per passione

La Barcolana è nata nel 1969, dall’idea di quattro amici appassionati di vela, che elemosinarono alla Fiv i permessi per organizzare la gara e inviarono alle scuole di vela gli inviti, mettendo in palio bottiglie di vino. Il loro entusiasmo ha contagiato negli anni sempre più velisti, attirati dall’idea di fondo della competizione: si naviga per piacere, non è importante vincere. I triestini lo sanno bene e quindi sono sempre gli ultimi a iscriversi: aspettano di conoscere le previsioni del meteo, sapendo che se non saliranno in barca, potranno comunque godere di un fantastico spettacolo.

Ilaria Bucca

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