
“Tra Legno e Acqua”: aperte le iscrizioni al settimo convegno sulle barche d’epoca di Varese
- Foto
- 13 Dicembre 2019
Una festa finita in tragedia per il gesto di una persona irresponsabile e sotto l’effetto dell’alcool. E’ questo il bilancio agghiacciante dell’edizione 2014 delle Vele d’Epoca d’Imperia: durante una delle serate di festa, in preda all’ebbrezza incontrollata, il settantunenne americano William Mc Innes, armatore di una delle barche inregata nella manifestazione, ha pensato bene di esplodere alcuni razzi di segnalazione, uno dei quali ad altezza d’uomo verso la folla. A farne le spese il povero Sergio Galvagno, imperiese di 49 anni, colpito in pieno volto.
L’uomo ha perso l’occhio, è uscito dal coma farmacologico ma dalle notizie che circolano presenta gravi deficit neurologici. Un episodio che ha dell’incredibile, l’americano è attualmente in stato di fermo con l’accusa di lesioni gravissime. Il gip è al lavoro per stabulire la dinamica dell’incidente, ma pare che l’armatore non sia stato il solo a esplodere i razzi dall’imbarcazione.
Foto Secolo XIX
Nel 1978 un principe di Piemonte e di Napoli (plurindagato negli anni per i più vari reati) ammazzò un povero ragazzo tedesco che dormiva tranquillamente in barca, vantandosi di aver fregato i giudici. Non sappiamo cosa farà e dirà l’americano ma sappiamo con certezza che chi gli stava intorno non ha mosso un dito e non ha evitato che prendesse razzi di segnalazione e li facesse esplodere. Sono certo che qualcuno avrà steso tappeti rossi in precedenza a questo ubriacone squilibrato. Viva la Vela, viva le barche d’epoca con cervelli d’epoca in naftalina.
In Eventi come questo non basta invitare gli Armatori, equipaggi e imbarcazioni: occorre far firmare al responsabile un regolamento dove si evidenzia cosa NON VA FATTO e cosa si può fare. Va da sé che qualche bicchiere di troppo possa rendere qualche Ospite meno vigile e meno cosciente. Inoltre sarebbe bene avere sempre un’ autobulanza parcheggiata a portata di mano per pronto intervento accompagnata da automedica. Ogni miglior augurio al caro Sergio.