
Da North Sails e Future Fibres un nuovo “cord” per ottimizzare l’avvolgimento delle vele
- 29 Novembre 2019
Ogni sport ha i suoi fenomeni: Lionel Messi, Kobe Bryant, Tiger Woods, Paolino Viacava. Già, perché un dinghista che vince il Campionato Italiano per la decima volta in carriera non può essere definito altrimenti. Viacava (nella foto, impegnato in una bolina a Bracciano), reduce dall’undicesima vittoria consecutiva del “Bombolino d’Oro”, una delle regate più importanti nel panorama del Dinghy nazionale, ha bissato agli Italiani di classe, in programma dal 24 al 27 giugno nelle acque – torbide, per uno come lui, abituato al cristallo della natia Portofino – del lago di Bracciano, a pochi chilometri da Roma. Il timoniere, in forza al Circolo Velico Santa Margherita, antica fucina di assi nel Dinghy, non ha trovato però davanti a sé la strada spianata: a dargli del filo da torcere l’ottimo Giorgio Pizzarello, che sul Bracciano ci è nato. Cinque prove molto combattute, ma a Paolino non la si fa. Pizzarello si è dovuto “accontentare” del secondo posto assoluto (89 i partecipanti da ogni parte d’Italia) e della vittoria nella categoria “Master”, riservata agli over 60. Per noi liguri, è una gioia apprendere il nome del terzo classificato: Vittorio D’Albertas, torinese trapiantato a Santa tanti anni fa, esperto velaio della North Sails e regatante di alto livello. I colori del Circolo Nautico Lavagna, di cui è portatore, sono saliti sul podio.
Anche nel Lazio l’hanno imparato: per quanto riguarda il Dinghy, è il Golfo del Tigullio il vero caput mundi!
Eugenio Ruocco