Nelle spiagge libere del Tigullio accessi monitorati e controlli anti assembramenti

Ecco le modalità per accedere alle spiagge libere di Camogli, Rapallo e Santa Margherita Ligure. I volontari della Guardia Costiera Ausiliaria eviteranno sovraffollamenti e assembramenti

12 June 2020 | di Giuseppe Orrù
La spiaggia di San Fruttuoso di Camogli

Da sabato 13 giugno accessi e flussi di bagnanti nelle spiagge libere del Tigullio saranno monitorati e controllati dai volontari della Guardia Costiera Ausiliaria della Regione Liguria. L’associazione genovese, ente del terzo settore che collabora in modo costante e coordinato con il Corpo delle Capitanerie di Porto, ha sottoscritto un accordo con i Comuni di Camogli, Santa Margherita Ligure e Rapallo per un servizio di monitoraggio, sorveglianza e controllo afflussi “utile ad assicurare l’accesso e la permanenza in sicurezza sugli arenili di libera balneazione e a garantire il rispetto delle attuali disposizioni sul distanziamento sociale, in materia di contenimento del contagio da Coronavirus“.

Il compito dei volontari che presidieranno gli arenili sarà quello di monitorare il numero di accessi dei bagnanti alle varie spiagge, inibendo l’ingresso nel momento in cui verrà raggiunta la capienza massima prevista per ogni spiaggia. Inoltre il servizio servirà ad evitare assembramenti e, se necessario, a segnalare eventuali comportamenti non tollerati in virtù dell’ordinanza balenare della Direzione Marittima di Genova e delle ordinanze locali anti-Covid. Il tutto, grazie a un continuo filo diretto tra i volontari dislocati sugli arenili, i militari della Guardia Costiera e gli agenti della polizia locale.

Il personale deputato al controllo del numero di presenze e al rispetto della normativa – spiega Michelangelo La Tegola, segretario della Guardia Costiera Ausiliaria della Regione Liguria – è formato in materia di sicurezza della balneazione e di contenimento dell’infezione virale, sul rispetto dell’ordinanza di sicurezza balneare e delle altre norme di contrasto alla diffusione dell’epidemia emanate dalle autorità competenti. I volontari svolgeranno l’attività di vigilanza e controllo, muovendosi tra le spiagge individuate ed informando i bagnanti sul rispetto delle norme emanate e sui divieti presenti e rappresentati sulla cartellonistica in ogni arenile“.

L’accesso alle spiagge libere – sottolinea il segretario della Guardia Costiera Ausiliaria della Regione Liguria – è monitorato per il numero massimo di persone calcolato, che indica, sulla base dei metri quadri di spiaggia (fronte mare per profondità), della dimensione delle porzioni utilizzabili e degli spazi per il distanziamento, il numero massimo di bagnanti che possono fruire contemporaneamente della stessa“.

COME SI ANDRA’ IN SPIAGGIA?

Nelle spiagge verranno tracciati con delle fettucce arancioni dei quadrati da 2 metri per 2, se utilizzati da persona singola o coppia di persone o di 4 metri per 2, se utilizzati da gruppi sino a 4 componenti, alternati da spazi liberi di almeno un metro e mezzo. La distanza tra le persone dovrà essere di un metro, quella tra sdraio, lettini o asciugamani di almeno 1,5 metri e tra gli ombrelloni di almeno 3 metri. Ogni ombrellone (o altro sistema di ombreggio) dovrà, inoltre, avere a disposizione una superficie di almeno 10 metri quadrati.

Non sono ammessi assembramenti di alcun genere, con limitazione ad un massimo di 4 componenti per i gruppi presenti sulla spiaggia o in zona di balneazione, giochi che possano provocare spostamenti delle persone tali da ridurre la distanza interpersonale e giochi che prevedano l’uso del pallone sotto ogni forma e modalità. Ogni spiaggia avrà una cartellonistica che disciplina l’uso della spiaggia e che riporta i pericoli e i divieti. Sarà obbligatorio l’utilizzo delle mascherine nei movimenti di accesso e transito e in ogni spiaggia verranno individuate vie di accesso con sensi unici per i pedoni.

Uno dei cartelli che verranno messi nelle spiagge di Camogli

QUI SAN FRUTTUOSO DI CAMOGLI

A Camogli il servizio interesserà dalle 9 alle 18 la spiaggia principale di San Fruttuoso, un arenile di circa 450 metri quadrati, con un fronte mare di 25 metri e una profondità media di 17 metri. Nell’area libera è prevista la presenza massima di 56 persone. La limitazione degli arrivi alla baia di San Fruttuoso comporterà il monitoraggio da parte della Protezione civile e verranno installati dei  cartelli nei sentieri a monte.

QUI SANTA MARGHERITA LIGURE

A Santa Margherita Ligure dalle 9 alle 19 saranno interessate dieci spiagge libere, con lo spostamento dei volontari che, a piedi o in auto, controlleranno ripetutamente i vari arenili, inclusi nel litorale a partire dal limite di ponente (spiaggia libera di Paraggi), sino al limite di levante (piazza del Sole), oltre a due piccoli spazi utilizzati in periodo estivo come spiagge: l’ex spiaggia per i cani dall’Hotel Regina Elena e la spiaggia “Il Pino”, che si trovano entrambe sul tracciato del litorale. Le spiagge coinvolte sono: piazza del Sole, spiaggia libera “Ghiaia”, due spiagge libere di via Milite Ignoto, due spiagge libere di lungomare Rossetti, “Bau bau beach”, spiaggia libera vicino al castello Bonomi e Paraggi.

QUI RAPALLO

A Rapallo, dove il servizio inizierà una settimana più tardi, sono otto le spiagge libere individuate. Gli arenili controllati, con la presenza di un presidio fisso in corrispondenza dell’accesso, saranno però quattro: la spiaggia di Prelo, che avrà una capienza massima di 38 persone, la spiaggia di Travello, dove al massimo potranno accedere 60 persone, la spiaggia degli Archi, che potrà ospitare al massimo 31 persone e la spiaggia del Castello dei Sogni, con una capienza massima di appena 12 persone.

Insieme ai Comuni di Camogli, Santa Margherita Ligure e Rapallo – conclude il dirigente della Guardia Costiera Ausiliaria, Michelangelo La Tegola – abbiamo condiviso un progetto per garantire una fruizione in tranquillità e sicurezza delle spiagge libere da parte di tutti. Ovviamente, in caso di problemi, il compito di volontari sarà anche quello di informare immediatamente la Guardia Costiera e la polizia locale“.

 

Giuseppe Orrù

Volontari della Guardia Costiera Ausiliaria

 

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