Darsena di Genova, Amico & Co: “Il Tar blocca l’intero comparto della grande nautica da diporto”

Ecco la posizione della società Amico&Co sulla decisione del Tar di accogliere il ricorso della Saloni Nautici contro la delibera della ADSP del Mar Ligure Occidentale e che annulla in toto l'assegnazione delle concessioni della Darsena Nautica

14 May 2019 | di Giuseppe Orrù
Conferenza Cantieri Amico & Co
Il presidente Alberto Amico e l'ad Bruno Guglielmi dei Cantieri Amico & Co.

A poche ore dalla sentenza del Tar sul ricorso contro la delibera dell’Autorità Portuale per le concessioni della Darsena Nautica di Genova, presentato dalla società I Saloni Nautici, sono giunte anche le considerazioni di Amico & Co, che esprime timori per le “chance di Genova” di competere nel settore della grande nautica da diporto.

Con una nota, la società Amico & Co interviene in merito alla decisione del tribunale amministrativo regionale della Liguria, che ha accolto il ricorso presentato dalla società Saloni Nautici srl contro la delibera del Comitato di Gestione dell’Autorità portuale, che aveva disposto la concessione della Darsena Nautica ripartendone gli spazi ad Amico & Co e a Saloni Nautici srl.

“La sentenza -recita la nota- come è proprio della competenza del giudice amministrativo, fonda le sue motivazioni su irregolarità procedurali del percorso amministrativo che ha portato alla delibera. Pur avendo appreso l’intento dell’ADSP di ricorrere al Consiglio di Stato, la società Amico & Co manifesta la propria preoccupazione per l’allungamento dei tempi dovuto all’avvio di un nuovo iter giudiziario, che di fatto blocca le sorti di un intero comparto e le chance di Genova di competere nel settore della grande nautica da diporto”.

“La sentenza -prosegue la nota di Amico & Co- non ha espresso alcuna valutazione sul merito dei progetti di cui erano portatori I Saloni Nautici e Amico & Co, che hanno entrambi la propria valenza nella direzione di massimizzare l’utilizzo di un’infrastruttura importante e strategica per Genova”.

“Amico & Co -conclude la nota- si augura, pertanto, che le istituzioni e l’amministrazione, insieme alle società interessate, trovino il modo di uscire dall’impasse, per evitare un danno enorme legato all’incertezza dei tempi, al mancato utilizzo dell’infrastruttura e alla mancata realizzazione di investimenti destinati a riqualificare l’area, che in futuro dovrebbe ospitare un marina per l’accoglienza turistica di grandi yacht e lo svolgimento del Salone Nautico”.

 

Giuseppe Orrù

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4 commenti

  1. Gadaleta Vittoria says:

    Sembra effettivamente una TELENOVELA.Non e’ che non gliene frega NIENTE a NESSUNO?D’altronde interessa poco anche a me che sono VERAMENTE Zeneize.CIAO a tutti.Vi chiederei se volete ANCORA nuotare in questo mare,che DOVREBBE essere la cosa FONDAMENTALE.CIAO.

  2. Paolo Alfieri says:

    Viva la giustizia italiana . Dopo tale sentenza sorgono molti interrogativi questi signori ignoravano queste elementari normative riportate nella sentenza se no la cosa è preoccupante in quanto gestiscono i soldi degli italiani se le conoscevano è ancora più preoccupante in quanto si stava per compiere un’operazione al quanto non regolare e ancora è legittimo pensare alla concessioni pregresse

  3. Mario Salvai says:

    Il TAR non ha bloccato altro che la porcata che l’Autorità Portuale (a firma Paolo Emilio Signorini), Regione Liguria (a firma Francesco Parola), Città Metropolitana Genoa (a firma Marco Doria), Comune di Savona (a firma Cristoforo Canavese) e Direttore Marittimo G. Troina stavano cercando di portare a termine a favore di Amico&Co, in barba alle regole di gestione del demanio che è un bene pubblico. Iniziamo a fare nomi e cognomi dei responsabili e che qualche giudice indaghi a fondo…

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