Le piattaforme sommerse della Concordia: a Genova un convegno per dire no allo smantellamento

L’Accademia Internazionale di Scienze e tecniche subacquee ritiene che tali strutture costituiscano una barriera artificiale perfetta che in breve potrebbe diventare un ecosistema ricco di flora e fauna. Oltre ai vantaggi per l'ambiente, di indubbia entità, non è secondario il risultato di creare all'Isola del Giglio un luogo di immersioni spettacolare ed unico al mondo

19 November 2014 | di Redazione Daily Nautica

Nel pieno rispetto dello spirito statutario, l’Accademia Internazionale di Scienze e Tecniche Subacquee ha sposato l’iniziativa del Comune del Giglio che si batte per evitare il previsto smantellamento delle piattaforme costruite all’Isola del Giglio per sostenere il relitto della Concordia . Anche l’Accademia ritiene che tali strutture costituiscano una barriera artificiale perfetta che in breve potrebbe diventare un ecosistema ricco di flora e fauna. Oltre ai vantaggi per l’ambiente, di indubbia entità, non è secondario il risultato di creare all’Isola del Giglio un luogo di immersioni spettacolare ed unico al mondo che potrebbe confrontarsi, in quanto a richiamo di sub, con il Cristo degli Abissi di San Fruttuoso ed il relitto della Haven (Al largo di Arenzano), con evidente creazione di posti di lavoro e benefici per il turismo.

 

Il Sindaco del Giglio è entusiasta per l’iniziativa e incoraggia, ovviamente, a proseguire nell’Azione. Per sensibilizzare media ed opinione pubblica, l’Accademia organizza per il 25 novembre dalle ore 16 all’Acquario di Genova, un convegno che sarà anche l’occasione per confrontarsi con il Ministero dell’Ambiente che, al contrario, sostiene lo smantellamento delle piattaforme.

 

Prenderanno parte attiva al convegno cinque veri esperti che esprimeranno le loro opinioni sui i rispettivi argomenti: Giulio Relini (Università di Genova): introduzione alle problematiche delle barriere artificiali, Attilio Rinaldi (Fondazione Centro Ricerche Marine, Cesenatico): l’esperienza del “Paguro” in Adriatico, Giandomenico Ardizzone (Università La Sapienza, Roma): il “caso Costa Concordia” all’Isola del Giglio, Francesco Cinelli (Università di Pisa): Recupero del fondale: una palestra per lo studio della ricolonizzazione naturale, Lorenzo Del Veneziano (Istruttore subacqueo) L’esperienza di un diving sulla Haven.

 

Il ministro Galletti dovrebbe confermare la sua partecipazione e, in caso di impossibilità, manderà un suo rappresentante, e lo stesse vale per il Governatore della Toscana Rossi.

 

Scopo fondamentale del convegno è verificare le possibili motivazioni scientifiche a supporto della richiesta del Comune del Giglio di non smantellare le strutture d’acciaio subacquee realizzate per il recupero della Costa Concordia e procedere, dopo opportuna discussione, all’eventuale stesura di un documento per appoggiare la richiesta del Comune del Giglio.

 

Gianni Risso

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3 commenti

  1. Mauro says:

    Sono d’accodo con Rolando, sulla Concordia hanno guadagnato tutti, in prima fila ci sono i gigliesi.
    Gli unici esclusi ( con estremo rispetto ) sono i poveretti che che sono morti.

  2. Rolando Bocchini says:

    Fino a ieri richiesta di risarcimento milionario per danni ambientali etc. etc., …….ora richiesta di non smantellare le strutture…..ma lo sanno cosa vogliono????……risposta: SOLDI!!!!

  3. tommaso says:

    A questo punto la mia proposta di lasciare la Concordia dove era, ovviamente ottimizzando l’impatto ambientale, ponendola in sicurezza e creando percorsi subacquei turistici visitabili sotto guida, non era così folle.
    Ma bisognava ….. non continuo per evitare censure.

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